domenica 26 gennaio 2014

Cos'è la morte?



E così è la vita.
Si nasce e si muore.
Ma cos'è la morte?

Quella che vediamo davanti a noi?
Quella che porta via dal nostro affetto
il nostro nonno, la nostra zia, il nostro amico?

Così breve la vita così lunga la morte.
Ma l'atto di fede è più forte della morte,
è il suo antidoto, è l'estensione della vita.

Solo un atto di fede? Non credo.
È più ragionevole credere che non credere
e la scienza ce lo dimostra.

Ogni cosa che esiste ha una logica coerente,
ogni logica ha una mente e un autore
del caos non è né amica né parente.

Eppure si muore.
Forse morte non è
ciò che noi intendiamo.

Muore chi crede nella morte,
muore chi non raggiunge la casa del Padre,
muore chi non ama e non perdona.

Non è la cassa la nostra fine,
non è il tombino del cimitero,
ma le braccia del Padre Nostro.

E ora, cos'è la vita?
È una partenza, un viaggio,
un arrivo, una nuova casa.

La partenza: nasciamo,
il viaggio: la vita sensibile,
l'arrivo: il passaggio dalla porta di casa.

La nuova casa: la vita perfetta.
Ma non tutti ci arrivano:
c'è chi si perde nel viaggio.



A Giuseppina, mia zia, serva dei servi di Cristo:
il Signore ha visto le tue opere e ti ha voluto con sé perché potessi servirlo come hai fatto con tutti noi.
Continuerai così, con il tuo lavoro che ami tanto.
Un abbraccio e a presto,
nella casa del Padre.

Sunwand

sabato 18 gennaio 2014

Sii sempre come il mare



Sii sempre come il mare che infrangendosi sugli scogli
torna a ricomporsi e a riprovarci ancora
ad abbattere quella infrangibile barriera
mai stanco di cimentarsi.

Sii come il vento che soffia imperterrito
mai pago della sua furia
finché non riesce a montare
e ad abbattere case e palazzi.

Sii come la goccia che scava
e a forza di ricadere sempre nello stesso punto
riesce nel suo impossibile intento
quello di penetrare l'indistruttibile.

Sii come il fiore che, fragile
sbuca in mezzo al deserto
dove non c'è acqua ma solo un rovente sole
e nonostante ciò, egli vive.

Sii come la neve che ammanta tutte le cose
e copre, pudica, tutto il male del mondo
di un manto bianco e pulito
che nasconde le miserie dell'uomo.

Sii come la carne che, lussuriosa
cerca sempre il suo appagamento
anche quando sa che l'oggetto del suo desiderio
ormai è partito per sempre.

Sii come il cuore che
non smette mai di battere
anche quando il suo unico scopo
il suo unico fine,  è ormai perduto per sempre.

Sii come il mare che infrangendosi sugli scogli,
dovesse impiegare mille anni,
riuscirà alla fine a piegare quell'ostacolo
a consumarlo pian piano e ad averne ragione

perché noi in questa vita
siamo solo un tentativo
ed è questo che ci fa grandi
perché se non tentassimo ancora
saremmo già con i piedi avanti!

Jim Morrison

Inizialmente conoscevo solo la frase " Sii sempre come il mare che infrangendosi sugli scogli
torna a ricomporsi e a riprovarci ancora"; poi cercando le parole originali sono venuta a conoscenza del testo in un forum dove si diceva che era parte di una poesia scritta da J.M. ma non vi era scritto il testo originale.

Poi in un altro diceva che in generale gli aforismi di J.M. non esistono ma sono frutto di emulatori della sua filosofia di vita...tant'è che gli originali inglesi non esistono....

Non so....

In ogni caso questa poesia mi è sembrata davvero bella e meritevole di essere postata!:)

giovedì 16 gennaio 2014

Mi hai guardato a lungo



Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.

Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste.

Hermann Hesse

giovedì 9 gennaio 2014

Quando ho cominciato ad amarmi davvero...


Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che la sofferenza e il dolore emozionali
sono solo un avvertimento che mi dice di non vivere contro la mia verità.
Oggi so che questo si chiama
AUTENTICITÀ
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito
com’è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri,
pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta,
anche se quella persona ero io.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso
di desiderare un’altra vita e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda
é un invito a crescere.
Oggi so che questo si chiama
MATURITÀ.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito di trovarmi sempre
ed in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto e che tutto quello
che succede va bene.
Da allora ho potuto stare tranquillo.
Oggi so che questo si chiama
RISPETTO PER SE STESSI.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di privarmi del mio tempo libero
e di concepire progetti grandiosi per il futuro.
Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento,
ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi.
Oggi so che questo si chiama
SINCERITÀ.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene: cibi, persone, cose, situazioni e da tutto ciò
che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso,
all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma oggi so che questo è
AMORE DI SÈ
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
ho smesso di voler avere sempre ragione.
E cosi ho commesso meno errori.
Oggi mi sono reso conto che questo si chiama
SEMPLICITÀ.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono rifiutato di vivere nel passato
e di preoccuparmi del mio futuro.
Ora vivo di piu nel momento presente, in cui TUTTO ha un luogo.
E’ la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo
PERFEZIONE.
Quando ho cominciato ad amarmi davvero,
mi sono reso conto che il mio pensiero può
rendermi miserabile e malato.
Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore,
l’intelletto è diventato un compagno importante.
Oggi a questa unione do il nome di
SAGGEZZA DEL CUORE.
Non dobbiamo continuare a temere i contrasti,
i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri
perché perfino le stelle, a volte, si scontrarno fra loro dando origine
a nuovi mondi.
Oggi so che QUESTO È LA VITA!



Charlie Chaplin

martedì 7 gennaio 2014

L’Amore è la forza che trasforma e migliora l’Anima del Mondo


“Perchè, allora, dici che io non conosco l’Amore?” domandò il Sole.
“Perchè amare non significa essere immobile come il deserto, nè scorazzare per il mondo come il vento, nè vedere tutto da lontano, come fai tu.
L’Amore è la forza che trasforma e migliora l’Anima del Mondo. Quando, per la prima volta, sono riuscito a penetrarla, ho creduto che fosse perfetta. Ma poi mi sono accorto che era un riflesso di tutte le creature, e che aveva le sue guerre e le sue passioni.
Siamo noi che alimentiamo l’Anima del Mondo: e la terra su cui viviamo sarà migliore o peggiore, se noi saremo migliori o peggiori.
È qui che entra la forza dell’Amore, perché quando amiamo desideriamo sempre essere migliori di quanto siamo.”

Paulo Coelho - L’alchimista

lunedì 6 gennaio 2014

Filastrocca per la Befana


Viene viene la Befana
Da una terra assai lontana,
così lontana che non c’è…
la Befana, sai chi è?
La Befana viene viene,

se stai zitto la senti bene:
se stai zitto ti addormenti,
la Befana più non senti.
La Befana, poveretta,
si confonde per la fretta:
invece del treno che avevo ordinato
un po’ di carbone mi ha lasciato.

Gianni Rodari

giovedì 2 gennaio 2014

La conoscete la storia della patata, il cibo del re?


Non diffidate delle innovazioni, delle novità ma cavalcatele, amplificatele, cercatele, scopritele!

La conoscete la storia della patata?
La nostra sana alimentazione era basata sui cereali ma le diverse carestie la mettevano in serie difficoltà.
Un cibo che cresceva al di sotto della terra, di conseguenza non era visto di buon occhio e il pregiudizio attraversò i secoli.
Tutto cambiò con l'agronomo francese Antoine Parmentier che credette nel rivoluzionario tubero! Prendendo parte ad un concorso indetto dall'Accademia di Bresançon sui sostituti del pane, scrisse un articolo sui valori nutrizionali della patata. Fu lui a stuzzicare i palati di Luigi XVI e consorte.
Ecco la rivoluzione: patata, cibo del re!
Da qui economisti, avvocati, agronomi promossero ed incentivarono la coltivazione del cibo del re.
Il risultato?
Addio carestie!

Sunwand
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