tag:blogger.com,1999:blog-77516705726181807052024-03-13T12:19:17.189+01:00fango e stelleSunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.comBlogger415125tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-74670561350363257392015-10-24T17:32:00.000+02:002015-10-24T17:32:00.416+02:00L'esercizio dell'ascolto<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-3Nw6qrDV1RY/U76x_2EeqMI/AAAAAAAAEvE/HevH4eZZb5c/s1600/l'esercizio+dell'ascolto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-3Nw6qrDV1RY/U76x_2EeqMI/AAAAAAAAEvE/HevH4eZZb5c/s1600/l'esercizio+dell'ascolto.jpg" height="422" width="640" /></a></div>
<br />
Nei rumori c'è scritto tutto: il passato, il presente e il futuro dell'uomo. Un uomo che non sa udire, non può ascoltare i consigli che la vita continuamente gli elargisce. Solo chi ascolta il rumore del presente può prendere la decisione giusta.<br />
<br />
<i>Paulo Coelho, Il cammino di Santiago</i></div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-29047824116778560292015-10-18T18:56:00.000+02:002015-10-18T18:56:00.192+02:00Il bimbo e il vecchio<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-uoTzAJpV07Q/U53OMNr4RhI/AAAAAAAAEq4/aO7V5yR-SnI/s1600/Il+bimbo+e+il+vecchio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-uoTzAJpV07Q/U53OMNr4RhI/AAAAAAAAEq4/aO7V5yR-SnI/s1600/Il+bimbo+e+il+vecchio.jpg" height="426" width="640" /></a></div>
<br /><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Eravamo
l'unica famiglia nel ristorante con un bambino. Io misi a sedere il nostro
piccolo Daniel su un seggiolone per bimbi e mi resi conto che tutti erano
tranquilli mentre mangiavano e chiacchieravano.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Improvvisamente
Daniel si mise a gridare dicendo: "Ciao amico!" Batteva il tavolo con
le sue manone ciccione. I suoi occhi erano spalancati per l'ammirazione e la
sua bocca mostrava l'assoluta mancanza di denti. Con molta gioia egli rideva e si dimenava. Mi
guardai attorno e capii che cosa lo stava così tanto attraendo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Era uno
straccione con un cappotto logoro sulle spalle, sporco, unto e rotto. I suoi
pantaloni erano larghi e con la chiusura aperta fino alla metà; le dita dei
suoi piedi si affacciavano attraverso quelle che furono delle scarpe. La sua
camicia era sporca ed i suoi capelli non erano più stati toccati da lungo
tempo. Le sue basette erano lunghe e folte ed il suo naso aveva così tante vene
che sembrava una mappa.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Non eravamo
molto vicini a lui per sentirne l'odore, ma di sicuro puzzava fortemente. Le
sue mani cominciarono a muoversi per salutare: "Ciao piccolo; come ti
chiami?", disse l'uomo a Daniel. Uno sguardo veloce tra me e mia moglie:
"Che facciamo?" Daniel continuava a ridere e a ripetere : "Ciao,
ciao amico." Tutti nel ristorante guardavano noi e il mendicante. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Il vecchio
sporco stava scomodando il nostro bel figliolo. Cominciarono a servirci la
cena, mentre quell'uomo continuava a parlare e a gesticolare con Daniel. Tutti
ci trovavamo a disagio per l'atteggiamento di quell'uomo. In più era anche
ubriaco. Mia moglie ed io eravamo chiaramente in imbarazzo e non sapevamo cosa
fare. Mangiammo in fretta e in silenzio; Daniel invece, molto inquieto,
mostrava tutto il suo repertorio al mendicante che gli rispondeva con gesti
infantili imitando quelli dei bambini piccoli. Finalmente, finito di mangiare,
ci dirigiamo verso la porta d'uscita. Mia moglie andò a pagare il conto e
accordammo di ritrovarci fuori, nel parcheggio.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Il vecchio
si trovava molto vicino alla porta di uscita, ed io pregavo sottovoce il
Signore che ci facesse uscire prima che quel matto potesse avvicinarsi a
Daniel. Passai vicino all'uomo, dandogli la mia schiena e tentando di
trattenendo il respiro, per non respirare l'aria che il vecchio aveva
respirato.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Mentre io
facevo questo, Daniel andò rapidamente in direzione del mendicante e gli alzò
le sue braccia per farsi prendere in braccio. Prima che io potessi intervenire,
Daniel saltò in braccio al mendicante e lo abbracciò. Poi, in un atto di totale
fiducia, amore e sottomissione mise la sua testa sulla spalla del povero. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Quell'uomo
chiuse gli occhi. Due grosse lacrime gli solcarono le guance. Le sue mani
vecchie e rugose, piene di cicatrici e dolore, molto soavemente accarezzavano
la schiena di Daniel. Non avevo mai visto nella mia vita due esseri volersi
bene così profondamente in così poco tempo. Mi trattenei atterrito.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Il vecchio
uomo sospirò con Daniel ancora tra le sue braccia e poi, aprendo lentamente gli
occhi, mi fissò dicendomi, con voce forte e sicura: "Abbia cura di questo
giovanotto!"<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
In qualche
modo gli risposi: "Lo farò", con un immenso nodo alla gola. Egli
separò Daniel dal suo petto, lentamente, come se avesse un dolore, e me lo
diede in braccio. Presi Daniel mentre il vecchio mi diceva: "Dio la
benedica, signore. Lei mi ha fatto un regalo immenso."<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Riuscii a
malapena a dire un sommesso grazie. Con Daniel in braccio. uscii di corsa verso
l'auto. Mia moglie si domandava perché stavo piangendo stringendomi così forte
al petto Daniel, e perché continuavo a ripetere: "Dio mio, Dio mio, perdonami."<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Avevo appena
assistito all'amore di Cristo attraverso l'innocenza da un piccolo bambino che non
si fermò all'apparenza e non fece alcun giudizio; un bambino che vide un'anima
ed alcuni genitori che invece videro solo un mucchio di vestiti sporchi. Ero
stato un cristiano cieco, rimproverando invece il bimbo che cristiano lo era
fino in fondo.<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Sentii che
Dio mi stava interrogando: "Sei disposto a condividere con me tuo figlio
per un momento, quando Io l'ho fatto per tutta l'eternità?" Quel vecchio,
inconsciamente, mi riportò alla mente le parole di Gesù: "Io vi assicuro
che chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in
esso." (Luca 18,17).<o:p></o:p></div>
</div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-90644250940488401682015-08-10T16:51:00.000+02:002015-08-10T16:51:00.645+02:00...sono milioni di cose diverse, sparse in uno spazio che travalica la comprensione umana<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-UjiUDruQmjI/U76o4Ql5prI/AAAAAAAAEuU/gcaM-gQpTOk/s1600/...sono+milioni+di+cose+diverse,+sparse+in+uno+spazio+che+travalica+la+comprensione+umana.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-UjiUDruQmjI/U76o4Ql5prI/AAAAAAAAEuU/gcaM-gQpTOk/s1600/...sono+milioni+di+cose+diverse,+sparse+in+uno+spazio+che+travalica+la+comprensione+umana.jpg" height="426" width="640" /></a></div>
<br />
Ogni stella, come ogni uomo, ho un proprio spazio e alcune caratteristiche particolari. Ci sono stelle verdi, gialle, azzurre, bianche; ci sono comete, meteore e meteoriti, nebulose e anelli. Quelle che da quaggiù sembrano manciate di puntini perfettamente identici, in realtà sono milioni di cose diverse, sparse in uno spazio che travalica la comprensione umana.<br />
<br />
<i>Paulo Coelho, Il cammino di Santiago</i></div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-18975048043158646472015-04-16T17:17:00.000+02:002015-04-16T17:17:00.235+02:00Sottrarsi alla lotta<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-tSPSN9UV6gI/U76uaGRRJmI/AAAAAAAAEu4/afdijbTM-eA/s1600/sottrarsi+alla+lotta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-tSPSN9UV6gI/U76uaGRRJmI/AAAAAAAAEu4/afdijbTM-eA/s1600/sottrarsi+alla+lotta.jpg" height="388" width="640" /></a></div>
<br />
Perciò, sottrarsi alla lotta è la cosa peggiore che ci possa accadere. È peggio che uscirne vinti, perché dalla sconfitta possiamo apprendere qualcosa, mentre con la fuga dichiariamo soltanto la vittoria del nostro avversario.<br />
<br />
<i>Paulo Coelho, Il cammino di Santiago</i></div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-50822635668061501362015-04-05T14:25:00.000+02:002015-04-05T14:25:00.193+02:00Coraggio, gente!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-AYZObkeSVs8/VJV4qfBi3AI/AAAAAAAAFCs/xniybKEO8m4/s1600/Coraggio%2C%2Bgente!.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-AYZObkeSVs8/VJV4qfBi3AI/AAAAAAAAFCs/xniybKEO8m4/s1600/Coraggio%2C%2Bgente!.jpg" height="426" width="640" /></a></div>
<br />
Coraggio, gente!<br />
La Pasqua ci dice<br />
che la nostra storia ha un senso,<br />
e non è un mazzo di inutili sussulti.<br />
Che quelli che stiamo percorrendo<br />
non sono sentieri ininterrotti.<br />
Che la nostra esistenza personale<br />
non è sospesa nel vuoto<br />
né consiste in uno spettacolo senza rete.<br />
Precipitiamo in Dio.<br />
In lui viviamo,<br />
ci muoviamo ed esistiamo.<br />
Coraggio, gente!<br />
La Pasqua vi prosciughi<br />
i ristagni di disperazione<br />
sedimentati nel cuore.<br />
E, insieme al coraggio di esistere,<br />
vi ridia la voglia di camminare<br />
<br />
<i>Don Tonino Bello</i></div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-69567691489150824412015-03-08T12:26:00.000+01:002015-03-08T12:26:00.491+01:00Certo che le donne sono un’altra razza.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Z3Nq86OjxjU/U6AXq31mkUI/AAAAAAAAEsA/Qz7ggoGwb40/s1600/Certo+che+le+donne+sono+un%E2%80%99altra+razza..jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-Z3Nq86OjxjU/U6AXq31mkUI/AAAAAAAAEsA/Qz7ggoGwb40/s1600/Certo+che+le+donne+sono+un%E2%80%99altra+razza..jpeg" height="640" width="426" /></a></div>
<br />
Certo che le donne sono un’altra razza.<br />
<br />
Con la bandana o gli sguardi catarifrangenti da Barbie,<br />
con le grandi pance davanti o con l’uomo sbagliato addosso,<br />
innamorate di un gatto o tradite dall'ombra della felicità,<br />
abbandonate all'angolo di una piazza<br />
o tagliate da un improvviso dolore,<br />
si fermano un istante per piangere,<br />
poi sollevano il capo e riprendono la strada.<br />
<br />
Sono maestre di dignità le donne..<br />
<br />
Non bisogna lasciarsi distrarre dall'ondeggiare dei fianchi<br />
se vogliamo capire qualcosa di loro..<br />
Dobbiamo soltanto guardarle negli occhi..<br />
perché i loro occhi dicono quello che le bocche sanno tacere.<br />
Sì, le donne sono un’altra razza..<br />
Spesso ci camminano a fianco così leggere<br />
che neanche ce ne accorgiamo..<br />
Quasi sempre, però, ci precedono<br />
e basterebbe solo seguirle per capirne di più.<br />
Seguirle con poco orgoglio e molto rispetto..<br />
Per essere più uomini..<br />
Un po’ più uomini, almeno..<br />
<br />
<i>Antonello De Sanctis - Nel mondo degli uomini (2012)</i><br />
<div>
<br /></div>
</div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-74258156878236754342015-01-24T17:05:00.000+01:002015-01-24T17:05:00.142+01:00La Morte è inevitabile<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-xps3voXpIyU/U76rq0h3w5I/AAAAAAAAEug/-Xtaya8QBPg/s1600/La+Morte+%C3%A8+inevitabile.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-xps3voXpIyU/U76rq0h3w5I/AAAAAAAAEug/-Xtaya8QBPg/s1600/La+Morte+%C3%A8+inevitabile.jpg" height="640" width="450" /></a></div>
<br />
L'uomo è l'unico essere vivente consapevole di morire. Per questo - e soltanto per questo - ho un profondo rispetto per la razza umana, e credo che il suo futuro sarà molto migliore del presente. Pur sapendo che ha i giorni contati e che tutto finirà quando meno se lo aspetta, l'uomo fa della vita una lotta degna di un essere eterno. Ciò che la gente definisce "vanità" - lasciare aziende e figli, far sì che il proprio nome non venga dimenticato -, io lo considero la massima espressione della dignità umana.<br />
Si dà il caso che, fragile creatura, l’uomo tenta sempre di nascondere a se stesso la grande certezza della Morte. Non si accorge che è proprio la Morte che lo spinge a compiere le cose migliori della vita. Ha paura del passo nel buio, del grande terrore dell’ignoto, e la sua unica maniera di vincere questo timore è dimenticare che i suoi giorni sono contati. Non capisce che, pur con la consapevolezza della Morte, possiede la forza per osare molto di più, per spingersi molto più lontano nelle conquiste quotidiane, visto che non ha niente da perdere, visto che la Morte è inevitabile.<br />
<br />
<i>Paulo Coelho, Il cammino di Santiago</i><br />
<i><br /></i>
<i><a href="http://fangoestelle.blogspot.it/2014/01/cose-la-morte.html" target="_blank">A un anno dalla Morte di mia zia</a></i></div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-33933708394517944712015-01-01T15:46:00.000+01:002015-01-01T15:46:00.324+01:00Preghiera per la pace<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-1aewkd-g6To/U10JYwJQdLI/AAAAAAAAEls/B_2LDV99zXs/s1600/Preghiera+per+la+pace.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-1aewkd-g6To/U10JYwJQdLI/AAAAAAAAEls/B_2LDV99zXs/s1600/Preghiera+per+la+pace.jpg" height="400" width="299" /></a></div>
<br />
Signore, noi abbiamo ancora le mani insanguinate dalle ultime guerre mondiali,<br />
così che non ancora tutti i popoli hanno potuto stringerle fraternamente fra loro;<br />
Signore, noi siamo oggi tanto armati come non lo siamo mai stati nei secoli prima d'ora,<br />
e siamo così carichi di strumenti micidiali da potere, in un istante,<br />
incendiare la terra e distruggere forse anche l'umanità;<br />
Signore, noi abbiamo fondato lo sviluppo e la prosperità di molte nostre industrie colossali sulla demoniaca capacità<br />
di produrre armi di tutti i calibri e tutte rivolte a uccidere e a sterminare gli uomini nostri fratelli;<br />
così abbiamo stabilito l'equilibrio crudele della economia di tante Nazioni potenti sul mercato delle armi<br />
alle Nazioni povere, prive di aratri, di scuole e di ospedali;<br />
Signore, noi abbiamo lasciato che rinascessero in noi le ideologie,<br />
che rendono nemici gli uomini fra loro: il fanatismo rivoluzionario, l'odio di classe, l'orgoglio nazionalista,<br />
l'esclusivismo razziale, le emulazioni tribali, gli egoismi commerciali, gli individualismi gaudenti e indifferenti verso i bisogni altrui;<br />
Signore, noi ogni giorno ascoltiamo angosciati e impotenti le notizie di guerre ancora accese nel mondo;<br />
Signore, è vero! Noi non camminiamo rettamente!<br />
Signore, guarda tuttavia ai nostri sforzi, inadeguati, ma sinceri, per la pace nel mondo!<br />
Vi sono istituzioni magnifiche e internazionali; vi sono propositi per il disarmo e la trattativa;<br />
Signore, vi sono soprattutto tante tombe che stringono il cuore, famiglie spezzate dalle guerre, dai conflitti,<br />
dalle repressioni capitali; donne che piangono, bambini che muoiono; profughi e prigionieri accasciati<br />
sotto il peso della solitudine e della sofferenza; e vi sono tanti giovani che insorgono<br />
perché la giustizia sia promossa e la concordia sia legge delle nuove generazioni;<br />
Signore, Tu lo sai, vi sono anime buone che operano il bene in silenzio, coraggiosamente, disinteressatamente<br />
e che pregano con cuore pentito e con cuore innocente; vi sono cristiani, e quanti, o Signore,<br />
nel mondo che vogliono seguire il Tuo Vangelo e professano il sacrificio e l'amore;<br />
Signore, Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.<br />
<br />
<i>Paolo VI</i></div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-72385483225644784712014-12-25T15:37:00.000+01:002014-12-25T15:37:00.149+01:00Se solo potessi trasformarmi in passero per pochi minuti, forse riuscirei a salvarli<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-zgrIXHQLbRg/U10H-xkQBsI/AAAAAAAAElc/5SZQvXGJCJE/s1600/Se+solo+potessi+trasformarmi+in+passero+per+pochi+minuti,+forse+riuscirei+a+salvarli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-zgrIXHQLbRg/U10H-xkQBsI/AAAAAAAAElc/5SZQvXGJCJE/s1600/Se+solo+potessi+trasformarmi+in+passero+per+pochi+minuti,+forse+riuscirei+a+salvarli.jpg" height="640" width="604" /></a></div>
<br />
C'era una volta un uomo che non credeva nel Natale.<br />
Era una persona fedele e generosa con la sua famiglia e corretta nel rapporto con gli altri, però non credeva che Dio si fosse fatto uomo. Era troppo sincero per far vedere una fede che non aveva.<br />
"Mi dispiace molto - disse una volta a sua moglie che era una credente molto fervorosa - però non riesco a capire che Dio si sia fatto uomo; non ha senso per me".<br />
Una notte di Natale, sua moglie e i figli andarono in chiesa per la messa di mezzanotte. Lui non volle accompagnarli.<br />
"Se andassi con voi mi sentirei un ipocrita. Preferisco restare a casa e vi aspetterò".<br />
Poco dopo la famiglia uscì mentre iniziò a nevicare. Si avvicinò alla finestra e vide come il vento soffiava sempre più forte. Tornò alla sua poltrona vicino al fuoco e cominciò a leggere un giornale. Poco dopo venne interrotto da un rumore, seguito da un altro e subito da altri. Pensò che qualcuno stesse tirando delle palle di neve sulla finestra della sala da pranzo.<br />
Uscì per andare a vedere e vide alcuni passerotti feriti, buttati sulla neve.<br />
La tormenta li aveva colti di sorpresa e, per la disperazione di trovare un rifugio, avevano cercato inutilmente di attraversare i vetri della finestra.<br />
"Non posso permettere che queste povere creature muoiano di freddo... però come posso aiutarle?".<br />
Pensò che la stalla sarebbe stato un buon rifugio; velocemente si mise la giacca, gli stivali di gomma e camminò sulla neve fino ad arrivare nella stalla. Spalancò le porte e accese la luce. Però i passerotti non entrarono.<br />
"Forse il cibo li attirerà", pensò. Tornò a casa per prendere delle briciole di pane e le disseminò sulla neve facendo un piccolo cammino fino alla stalla.<br />
Ma si meravigliò nel vedere che gli uccelli ignoravano le briciole e continuavano a muovere le ali disperatamente sulla neve. Cercò di spingerli in stalla camminando intorno a loro e agitando le braccia. Ma i passerotti volarono da tutte le parti, meno che verso il caldo rifugio.<br />
"Mi vedono come un estraneo che fa paura - pensò - e non mi viene in mente nulla perché possano fidarsi di me... Se solo potessi trasformarmi in passero per pochi minuti, forse riuscirei a salvarli".<br />
In quel momento le campane della chiesa cominciarono a suonare.<br />
L'uomo restò immobile, in silenzio, ascoltando il suono gioioso che annunciava il Natale.<br />
Allora si inginocchiò sulla neve: "Ora capisco Signore - sussurrò - perché Tu hai voluto farti uomo!".<br />
<br />
<i>Racconto di Natale</i></div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-2896098059224253892014-12-20T14:50:00.000+01:002014-12-20T14:50:15.782+01:00La vita degli edifici<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-w2MTSnN0rGY/VJV-Yoi0e8I/AAAAAAAAFC8/rDq3jnW6ri0/s1600/La%2Bvita%2Bdegli%2Bedifici.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-w2MTSnN0rGY/VJV-Yoi0e8I/AAAAAAAAFC8/rDq3jnW6ri0/s1600/La%2Bvita%2Bdegli%2Bedifici.jpg" height="427" width="640" /></a></div>
<br />
Si tende a pensare che la vita degli edifici si concluda con la loro costruzione e che l'integrità di un edificio stia nel conservarlo esattamente come lo hanno lasciato i suoi costruttori. Ciò ridurrebbe la sua vita alla realtà consolidata di un istante preciso. Talvolta si può insistere sulla conservazione rigorosa di un edificio, ma questo, in un certo senso, significa che l'edificio è morto, che la sua vita, magari per motivi giusti e riconoscibili, è stata interrotta con violenza.<br />
<br />
<i>Rafael Moneo, La solitudine degli edifici e altri scritti</i><br />
(a cura di) Andrea Casiraghi e Daniele Vitali, Torino, Umberto Allemandi & C., 2004, pp.154,155.</div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-87862599846635600972014-11-29T16:46:00.000+01:002014-11-29T16:46:00.148+01:00E, alla fine, la nostra arroganza ci porterà alla sconfitta<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-j6tfkdZnwHk/U76nH3CneDI/AAAAAAAAEt4/hMPouj9CSJE/s1600/E,+alla+fine,+la+nostra+arroganza+ci+porter%C3%A0+alla+sconfitta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-j6tfkdZnwHk/U76nH3CneDI/AAAAAAAAEt4/hMPouj9CSJE/s1600/E,+alla+fine,+la+nostra+arroganza+ci+porter%C3%A0+alla+sconfitta.jpg" height="640" width="426" /></a></div>
<br />
E, alla fine, la nostra arroganza ci porterà alla sconfitta, perché ci reputeremo talmente sicuri di noi stessi da non scorgere le trappole sul campo di battaglia.<br />
<br />
<i>Paulo Coelho, Il cammino di Santiago</i></div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-91745260967093098932014-11-12T14:04:00.000+01:002014-12-20T14:05:34.816+01:00La sindrome di Fabrizio - da Sette<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-SW3WQ11bfh4/VJVzaYM-5BI/AAAAAAAAFCc/c8x4PvIxMeY/s1600/La%2Bsindrome%2Bdi%2BFabrizio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-SW3WQ11bfh4/VJVzaYM-5BI/AAAAAAAAFCc/c8x4PvIxMeY/s1600/La%2Bsindrome%2Bdi%2BFabrizio.jpg" height="355" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
Dalla rubrica <em>Italia sì Italia no </em>di Sette, inserto del Corriere della Sera<br />
<br />
<em>L'Isis non ci indigna, la minaccia islamica ci lascia indifferenti. Siamo come il personaggio di Stendhal: viviamo una svolta della storia e non ce ne rendiamo conto.</em><br />
<br />
NO<br />
Dire che si protesta contro una guerra soltanto quando sono gli Stati Uniti a farla è un luogo comune. Ma, come molti luoghi comuni, è abbastanza vero. Riconosciamolo: la guerra all'Isis non scalda i cuori. Le turpi violenze dell'esercito islamico - e quelle di Boko Haram, che continua a rapire adolescenti in Nigeria - non indignano l'opinione pubblica, in particolare quella italiana. Forse perché siamo l'unico Paese occidentale a non aver ancora provato sulla propria pelle la crudeltà dei terroristi islamici (Nassiriya è lontana nello spazio e ormai anche nel tempo). Forse perché siamo un Paese provinciale, ripiegato sul proprio ombelico. Fatto sta che la guerra dei fondamentalisti all'Occidente è considerata un fatto esotico e remoto, che non ci chiama in causa e non ci riguarda. Semmai ci preoccupiamo che qualche immigrato non porti ebola (vergognoso l'ostracismo in classe verso la figlia di un militare italiano in missione in Africa). In realtà, il confronto con l'Islam è il grande tema del nostro tempo. È un confronto innanzi tutto politico e culturale, quindi potenzialmente fecondo; ma purtroppo è anche un confronto militare. L'11 settembre è stata la scintilla che ha fatto deflagrare uno scontro che covava da tempo. Il disastroso intervento americano in Iraq è stata esattamente la risposta che gli estremisti si auguravano. Ora nell'Islam è scoppiata una guerra civile. Ribelli contro gli antichi regimi, sunniti contro sciiti. Gli errori dell'Occidente hanno fatto il resto. I francobritannici hanno provocato la caduta dell'indifendibile Gheddafi, ma si sono disinteressati della ricostruzione della Libia. L'amministrazione Obama, che stava per colpire gli insorti contro Assad, ora appoggia Assad contro gli insorti. L'Egitto è ripiombato nelle grinfie di una dittatura militare, retta più su plebisciti che su libere elezioni. Le uniche buone notizie vengono dal Paese tradizionalmente più avanzato, la Tunisia. Ma sinceramente non mi pare che in Italia ci sia la consapevolezza necessaria e naturale per un Paese allungato nel Mediterraneo. Né mi pare che le pratiche crudeli dell'Isis verso i prigionieri, verso le donne, verso i cristiani, verso i curdi suscitino l'indignazione e la reazione che meritano. Kobane, la roccaforte curda assediata dagli assassini islamici, rischia di passare alla storia come la nuova Srebrenica, una vergogna per la comunità internazionale e specificatamente per la Nato, di cui fa parte la Turchia che finora è rimasta a guardare il martirio dei peshmerga. Che fa l'Europa? E la Merkel, concentratissima nel contrasto a Putin, molto meno sul Medio Oriente? E la Mogherini? E i pacifisti? E l'opinione pubblica? Il Papa parla di terza guerra mondiale. Ce ne rendiamo conto? Sappiamo o no che la prossima bomba atomica sarà lanciata non da uno Stato, ma da un'organizzazione terroristica? Si sta facendo tutto il possibile contro la proliferazione nucleare? La Russia sta collaborando? Non c'è il rischio che venga lasciata briglia sciolta all'Iran sciita, alleato contro l'Isis sunnita? non si poteva fare di più per salvare Reyhaneh? Ho l'impressione che abbiamo tutti altro per la testa. Siamo come Fabrizio Del Dongo, il personaggio della <em>Certosa di Parma</em> di Stendhal, che attraversò la battaglia di Waterloo senza accorgersi di nulla. Viviamo un tornante della storia, e non ce ne rendiamo conto.<br />
<br />
Sì<br />
Cent'anni fa, i nostri nonni si fecero trovare pronti all'appuntamento con la storia. E lo stesso fecero i nostri padri negli anni terribili della Seconda guerra mondiale e della guerra civile. La lunga denigrazione delle Resistenza, e la sua riduzione a una "cosa di sinistra", tutta fazzoletti rossi e Bella ciao, ha però fatto dimenticare figure straordinarie, come i militari che non si sbandarono dopo l'8 settembre ma guidarono la lotta contro l'invasione nazista. Così è poco nota una figura luminosa come quella del capitano Franco Balbis: valoroso soldato a El Alamein, tra i capi del Comitato di liberazione del Piemonte, fucilato al poligono torinese del Martinetto dopo aver offerto ai carnefici la sua vita per salvare i compagni. A 70 anni del suo sacrificio, Balbis è stato commemorato ad Alassio, nell'istituto don Bosco, dove studiò da ragazzo. Una piastrella in cortile ricorda agli allievi di oggi il coraggio e l'amor di patria di cui fu animato.<br />
<em><br /></em>
<em>Aldo Cazzullo</em><br />
<em><br /></em>
Fonte: Sette n.45 07/11/2014</div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-25702518302577498102014-11-05T20:30:00.000+01:002014-12-20T12:42:39.462+01:00Guido Guidi a Ravenna<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-13yARu_M8hM/VJVbJusGCiI/AAAAAAAAFBA/-oiwooyUtdA/s1600/IMG_20141023_174528_mod.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-13yARu_M8hM/VJVbJusGCiI/AAAAAAAAFBA/-oiwooyUtdA/s1600/IMG_20141023_174528_mod.jpg" height="480" width="640" /></a></div>
<br />
Giovedì sera a Ravenna.<br />
Così per tutto l'autunno.<br />
Ma quel giovedì noi,<br />
compagne di<br />
università e disavventure,<br />
amiche e socie,<br />
siamo state calamitate al MAR<br />
per la mostra di Guido Guidi.<br />
<br />
Eccola qua.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-v8WVg3gYs2s/VJVfkU5Bj_I/AAAAAAAAFBM/6lBN9GJ6qtg/s1600/mod.IMG_20141023_173040.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-v8WVg3gYs2s/VJVfkU5Bj_I/AAAAAAAAFBM/6lBN9GJ6qtg/s1600/mod.IMG_20141023_173040.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-5dudvsd6gIU/VJVflwwM6rI/AAAAAAAAFBY/gyhROryFeg0/s1600/mod.IMG_20141023_175553.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-5dudvsd6gIU/VJVflwwM6rI/AAAAAAAAFBY/gyhROryFeg0/s1600/mod.IMG_20141023_175553.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-9i-oyBlXQuQ/VJVfnX4tswI/AAAAAAAAFBk/E9CWXdFExck/s1600/mod.IMG_20141023_175605.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-9i-oyBlXQuQ/VJVfnX4tswI/AAAAAAAAFBk/E9CWXdFExck/s1600/mod.IMG_20141023_175605.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-ygQlJGYUO_Q/VJVfpGpJzHI/AAAAAAAAFBs/WLuhzZyREVA/s1600/mod.IMG_20141023_175627.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-ygQlJGYUO_Q/VJVfpGpJzHI/AAAAAAAAFBs/WLuhzZyREVA/s1600/mod.IMG_20141023_175627.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-WdiE4lLTL9s/VJVfrJxqrvI/AAAAAAAAFB8/vAwhx4fI__4/s1600/mod.IMG_20141023_175654.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-WdiE4lLTL9s/VJVfrJxqrvI/AAAAAAAAFB8/vAwhx4fI__4/s1600/mod.IMG_20141023_175654.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-1WVZZJkBIxA/VJVfp8nQSnI/AAAAAAAAFBw/gOJHQ8iFFGs/s1600/mod.IMG_20141023_175642.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-1WVZZJkBIxA/VJVfp8nQSnI/AAAAAAAAFBw/gOJHQ8iFFGs/s1600/mod.IMG_20141023_175642.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-mthDdX7tYac/VJVfsfD312I/AAAAAAAAFCE/acifks7QJEM/s1600/mod.IMG_20141023_175728.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-mthDdX7tYac/VJVfsfD312I/AAAAAAAAFCE/acifks7QJEM/s1600/mod.IMG_20141023_175728.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-q49DA2q6r-U/VJVfvDjms-I/AAAAAAAAFCM/Y5qQ4CvQhSc/s1600/mod.IMG_20141023_175836.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-q49DA2q6r-U/VJVfvDjms-I/AAAAAAAAFCM/Y5qQ4CvQhSc/s1600/mod.IMG_20141023_175836.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-8G-lSKq5Z3Y/VJVflrkSzsI/AAAAAAAAFBU/WWytVnXmTcU/s1600/mod.IMG_20141023_174111.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-8G-lSKq5Z3Y/VJVflrkSzsI/AAAAAAAAFBU/WWytVnXmTcU/s1600/mod.IMG_20141023_174111.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<i>Sunwand</i></div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-44322613076451358512014-10-23T16:31:00.000+02:002014-10-23T16:31:00.190+02:00Professione architetto: diffidate dalle imitazioni<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-QIZ67KgH2Vs/VB7hFDLdoXI/AAAAAAAAE-A/KEDZ6hr46Gk/s1600/Professione%2Barchitetto%2Bdiffidate%2Bdalle%2Bimitazioni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-QIZ67KgH2Vs/VB7hFDLdoXI/AAAAAAAAE-A/KEDZ6hr46Gk/s1600/Professione%2Barchitetto%2Bdiffidate%2Bdalle%2Bimitazioni.jpg" height="426" width="640" /></a></div>
<br />
Capita spesso che mi chiedano quali siano le mie competenze, quale il mio ambito di lavoro o addirittura quanti esami debba sostenere per diventare geometra…<br />
<br />
Ebbene sì, in pochi conoscono veramente la figura dell'architetto. C'è tanta disinformazione a riguardo, per questo ho pensato di presentarvi la mia professione.<br />
<br />
Non è solo una questione di conoscenza, si tratta di qualcosa di più importante, di un'operazione culturale che è diventata la mia missione. In un periodo storico come quello in cui stiamo vivendo, è ancora più importante fare chiarezza e chiamare le cose con il loro nome per poter dare il giusto valore a quello che si fa.<br />
<br />
In uno scenario animato da arredatori, interior designer, falsi architetti, consulenti d'arredo, artisti, disegnatori, autodidatti ecc… ormai tutti si improvvisano professionisti senza esserlo di diritto ma, a giudicare dalle parcelle, essendolo di fatto.<br />
<br />
L'architetto è colui che ha conseguito una laurea (se triennale è detto architetto junior, se quinquennale è detto architetto senior) in architettura, possiede l'abilitazione professionale ed è iscritto all'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia in cui esercita la professione. Chi non ha fatto questo percorso non è architetto, anche se si fa chiamare con questo titolo.<br />
<br />
A tal proposito, emblematica di questa confusione è la definizione riportata nell'enciclopedia Wikipedia:<br />
<br />
<i>"L'architetto è la figura professionale massimamente esperta della progettazione architettonica a qualsiasi scala, del restauro dei monumenti, della progettazione del paesaggio, dell'allestimento, dell'estimo immobiliare e del disegno. È storicamente tra gli attori principali della trasformazione dell'ambiente costruito. Gli architetti trovano impiego non solo nel campo dell'edilizia, ma anche in settori più o meno affini all'architettura, come design, ergonomia e grafica.</i><br />
<i><br /></i>
<i>Il termine deriva dal greco ἀρχιτέκτων (arkhitekton), parola composta da arkhi (capo), particella prepositiva che serve a denotare "superiorità", autorità, ma soprattutto pensiero, ossia responsabilità e consapevolezza di colui che si accinge a costruire, e tékton particella che riguarda l'azione, l'operatività (tecnico, ingegnere). Dal termine "architetto" è derivato quello di "architettura" (non il contrario).</i><br />
<i><br /></i>
<i>Malgrado quello di architetto sia un termine specifico riferito a un professionista laureato e abilitato, il termine è spesso usato impropriamente in un senso più generico per definire chi viene incaricato di progettare l'edificazione (o demolizione) di un ambiente attraverso gli strumenti della ragione (per esempio alcuni ideatori di software o i designer talvolta chiamano se stessi architetti). Il titolo di architetto è tutelato dalla legge, in Italia come in molti altri paesi europei, ed è reato fregiarsi di tale titolo senza possederne le caratteristiche legali, quali titoli accademici o iscrizione all'ordine professionale".</i><br />
<br />
Dunque, l'architetto crea gli spazi, progetta le visuali, delinea uno stile di vita all'interno delle sue creazioni, suggerisce e provoca emozioni, sensazioni, contrasti. È il regista che coordina la creazione di tutte le parti di cui si compone uno spazio, fa delle scelte importanti che rispondono alle singole esigenze seguendo un unico filo conduttore che è l'idea progettuale.<br />
<br />
L'arredatore (o figure simili) è colui che, con o senza titolo di studio, con o senza aver eseguito un corso specifico, con – o quasi sempre senza – partita IVA, dà consigli sull'arredo, l'illuminazione, le finiture interne, l'uso dei colori e dei materiali. Risulta facile per tutti, con i mezzi di comunicazione e informazione di cui disponiamo, cogliere e lasciarsi affascinare da un dettaglio, da una lampada, un arredo o un materiale particolare. Questo non fa di noi degli architetti.<br />
<br />
Creatività non vuol dire improvvisazione senza metodo. Il progetto non è il risultato di scelte casuali dettate dalla moda del momento, bensì deriva dall'assimilazione e rielaborazione di proporzioni, forme e figure ereditate dalle tradizioni passate.<br />
<br />
Ciò che fa la differenza e detta l'esigenza di affidarsi alla consulenza di un professionista è la genialità che sovrintende il progetto, l'idea generatrice che porta alla scelta di determinati materiali, colori, arredi. Il gusto e lo stile di un architetto possono essere discutibili o non condivisibili ma la qualità del risultato è garantita dalla professionalità della figura.<br />
<br />
Non si progetta solo lo spazio come entità fisica ma anche la vita che si svolgerà all'interno di esso. Non basta realizzare un edificio da copertina se poi questo non rispecchia le esigenze e la personalità dei committenti. Sarebbe superficiale pensare di riprendere qualche idea copiata da una rivista o un particolare rubato da internet per creare un progetto di valore (indipendentemente dal budget speso). È l'armonia fra i volumi, lo studio dei percorsi, il ruolo della luce, il contrasto o la combinazione di colori e materiali che fanno di un progetto un'opera architettonica.<br />
<br />
Un'opera unica, perché unica è l'idea e il professionista che l'hanno generata. Perciò, se volete un architetto, "diffidate dalle imitazioni".<br />
<br />
<i>Mariasilvana Tesoro</i><br />
<i><br /></i>
<a href="http://www.odysseo.it/professione-architetto-diffidate-dalle-imitazioni/" target="_blank">fonte: Professione architetto: diffidate dalle imitazioni; Odysseo navigatori d'esperienza</a></div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-30669965736940184252014-10-17T16:52:00.001+02:002014-10-17T16:52:40.444+02:00Lo spirito della montagna #2<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-atO4w8JVJvw/VEEsjAD-6iI/AAAAAAAAFAU/D99C22aShTE/s1600/Lo%2Bspirito%2Bdella%2Bmontagna%2B%232.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-atO4w8JVJvw/VEEsjAD-6iI/AAAAAAAAFAU/D99C22aShTE/s1600/Lo%2Bspirito%2Bdella%2Bmontagna%2B%232.jpg" height="640" width="358" /></a></div>
<br />
La montagna, la sua natura, i suoi sentieri, le sue bellezze. La montagna e la sua storia. Perché anche le nude rocce sanno raccontare. C'è stato un tempo in cui quelle cime sono state spettatrici e attrici della storia dell'uomo e ancora ci parlano e ci raccontano.<br />
<div>
L'aria si impregna dell'odore della terra e dell'erba dopo una giornata di pioggia. Le nubi, al confine tra la vallata e i monti, lentamente si dissolvono e rendono visibili quelle alte punte. La dura roccia bianca e grigia ancora parla e ancora piange. È stata ferita, è stata scavata e forata, è stata pretesa, conquistata, abbandonata. E ancora piange pensando a quando si colorò di rosso. Ci narra di quei morti per amor di patria, di quei uomini sofferenti, mutilati nello spirito e nel corpo. Su quel sangue da loro versato e da lei bevuto un secolo dopo nascono fiori, genzianelle, stelle alpine e campanule. Il Sole splende e quel monte piatto offre una vista che toglie il respiro: le punte ancora innevate si innalzano fino a toccare il cielo, fino a cercare di raggiungere Dio, quelle cime che a Dio, in un'abbraccio misericordioso del Padre, hanno affidato i figli della terra e del cielo.<br />
<br />
<i>Sunwand</i></div>
</div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-31503483243540779392014-10-10T17:25:00.000+02:002014-10-17T17:25:22.168+02:00Ho solo 25 anni<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-74ZTD52m4-E/VEE0UWlTo-I/AAAAAAAAFAk/axjqPaaLXNs/s1600/Ho%2Bsolo%2B25%2Banni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-74ZTD52m4-E/VEE0UWlTo-I/AAAAAAAAFAk/axjqPaaLXNs/s1600/Ho%2Bsolo%2B25%2Banni.jpg" height="428" width="640" /></a></div>
<br />
E i 25 sono passati.<br />
C'è chi mi ha detto:<br />
"Benvenuta nel quarto di secolo!"<br />
C'è chi non li ha festeggiati.<br />
Io, ieri.<br />
<br />
Tutti mi dicono che sono un bambina:<br />
"Cosa vuoi, cara, hai solo 25 anni!"<br />
eppure non è vero.<br />
<br />
Tra cinque anni ne avrò trenta:<br />
cosa avrò in mano?<br />
Lavoro, famiglia, amici, carriera,<br />
o niente di tutto ciò?<br />
<br />
Abbasso lo sguardo e fisso le mani.<br />
Quello che so è che ora sono qua,<br />
con le delusioni, i lavori non pagati,<br />
con le speranze, i sogni da realizzare.<br />
<br />
Il domani fa paura<br />
e a 25 anni ci pensi.<br />
È una nuvola, è nebbia.<br />
<br />
Sono partita dal progetto e ora mi trovo<br />
al di sotto della linea di terra;<br />
ma ogni edificio, per essere realizzato,<br />
ha bisogno di fondazioni<br />
inserite profondamente nella terra.<br />
<br />
Io, a 25 anni, sono lì<br />
dove forse dovrei essere:<br />
impaurita e ansiosa,<br />
nello scavo delle fondazioni<br />
della casa che sarà la mia vita.<br />
<br />
<i>Sunwand</i></div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-46408212008618678782014-10-01T23:28:00.000+02:002014-10-01T23:32:27.704+02:00Lo spirito della montagna #1<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-8uOZ3atBM3I/VCxytCEALgI/AAAAAAAAFAE/Hie-pCBNCAw/s1600/20140816_121500_a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-8uOZ3atBM3I/VCxytCEALgI/AAAAAAAAFAE/Hie-pCBNCAw/s1600/20140816_121500_a.jpg" height="476" width="640" /></a></div>
<br />
È passato solo un mese da quando sono rientrata dalla montagna. Solo un mese e ho già voglia di ritornarci. La montagna con il suo cielo notturno ricamato da miliardi di stelle, la montagna con i suoi impetuosi torrenti e azzurri laghi, la montagna con i suoi ricchi prati e boschi, la montagna con le sue imponenti cime. La montagna.<br />
È strano come tutto quel camminare e faticare per giorni mi faccia tornare a casa rilassata, rinfrancata, rigenerata.<br />
A dispetto del mare. Non che detesti il mare ma la confusione, la calura estiva, l'immobilismo della tintarella mi da un senso di nausea e spossatezza.<br />
L'aria, l'acqua, la terra con cui sei a contatto diventano lo stagno che salda e riunisce il corpo con l'anima. Invece ora, mentre esco dall'ufficio per andare a pranzo e fare due passi, vengo inondata dal fumo dello scarico delle auto e dalla puzza dei canali di aspirazione del ristorante del centro commerciale.<br />
Passerà un anno prima che ritorni lassù. Anzi, chissà se il prossimo anno avrò la disponibilità economica e lavorativa per ritornarci.<br />
E oggi va così, oggi sono nostalgica.<br />
Dov'era? Eccolo quel taccuino nero con il nostro diario di viaggio, le spese, la lista delle cose da non dimenticarsi. Lo sfoglio e ripenso a quei giorni poi non così lontani, quei giorni di tuta e scarponi, di a letto presto e dormite di 10-11 ore, di escursioni e meraviglie naturali, di funghi raccolti e pasti infiniti.<br />
E mi chiedo, come si fa a non innamorarsi di quelle cime?<br />
<br />
<i>Sunwand</i></div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-49883769976804110422014-09-18T20:30:00.000+02:002014-09-21T16:48:17.444+02:00Lettera di Abramo Lincoln all’insegnante di suo figlio<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-ZUXYMEG5PVo/VB7k8at4j_I/AAAAAAAAE-M/gub5EvURsmw/s1600/Lettera%2Bdi%2BAbramo%2BLincoln%2Ball%E2%80%99insegnante%2Bdi%2Bsuo%2Bfiglio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-ZUXYMEG5PVo/VB7k8at4j_I/AAAAAAAAE-M/gub5EvURsmw/s1600/Lettera%2Bdi%2BAbramo%2BLincoln%2Ball%E2%80%99insegnante%2Bdi%2Bsuo%2Bfiglio.jpg" height="640" width="426" /></a></div>
<br />
Caro professore, insegni al mio ragazzo che non tutti gli uomini sono giusti, non tutti dicono la verità; ma la prego di dirgli pure che per ogni malvagio c'è un eroe, per ogni egoista c'è un leader generoso. Gli insegni, per favore, che per ogni nemico ci sarà anche un amico e gli faccia capire che vale molto più una moneta guadagnata con il lavoro che una moneta trovata. Gli insegni a perdere, ma anche a saper godere della vittoria, lo allontani dall'invidia e gli faccia riconoscere l'allegria profonda di un sorriso silenzioso.<br />
Lo lasci meravigliare del contenuto dei suoi libri, ma gli conceda anche il tempo per distrarsi con gli uccelli nel cielo, i fiori nei campi, le colline e le valli. Nel gioco con gli amici, gli spieghi che è meglio una sconfitta onorevole di una vergognosa vittoria, gli insegni a credere in se stesso, anche se si ritrova solo contro tutti. Gli insegni ad essere gentile con i gentili e duro con i duri e gli faccia imparare a non accettare le cose solamente perché le hanno accettate anche gli altri. Gli insegni ad ascoltare tutti ma, nel momento della verità, a decidere da solo. Gli insegni a ridere quando è triste e gli spieghi che qualche volta anche i veri uomini piangono. Gli insegni ad ignorare le folle che chiedono sangue e lo esorti a combattere anche da solo contro tutti, quando è convinto di aver ragione. Lo tratti bene, ma non da bambino, perché solo con il fuoco si tempera l'acciaio.<br />
Gli faccia conoscere il coraggio di essere impaziente e la pazienza di essere coraggioso. Gli trasmetta una fede sublime nel Creatore e gli insegni ad avere fiducia anche in se stesso, perché solo così può avere fiducia negli uomini. So che le chiedo molto, ma veda cosa può fare, caro maestro.</div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-32699973073372790092014-07-26T09:25:00.002+02:002014-07-26T09:25:31.507+02:00Da dentro le mie cicatrici.<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-joS-aPgQLBw/U9NXxJ-anFI/AAAAAAAAE4w/6MGN12-_uNo/s1600/Da+dentro+le+mie+cicatrici..jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-joS-aPgQLBw/U9NXxJ-anFI/AAAAAAAAE4w/6MGN12-_uNo/s1600/Da+dentro+le+mie+cicatrici..jpg" height="456" width="640" /></a></div>
<br />
In foto ti vedi come ti vedono gli altri, ed è insopportabile. Io avrei voluto una foto dei miei vorrei.. dei miei non potevo ma adesso eccomi, sarei stata meravigliosa vista da dove mi guardo io.<br />
Da dentro le mie cicatrici.<br />
<br />
<i>Concita De Gregorio - Così è la vita - 2011</i></div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-22108433047906439182014-07-23T12:15:00.000+02:002014-07-23T14:49:43.746+02:00Come può una storia finire dopo otto anni di complicità, di amore ricambiato?<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-IJ9rWkkCNMk/U8zoPU18RjI/AAAAAAAAExU/X2j4IuwaaH4/s1600/Come+pu%C3%B2+una+storia+finire+dopo+otto+anni+di+complicit%C3%A0,+di+amore+ricambiato.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-IJ9rWkkCNMk/U8zoPU18RjI/AAAAAAAAExU/X2j4IuwaaH4/s1600/Come+pu%C3%B2+una+storia+finire+dopo+otto+anni+di+complicit%C3%A0,+di+amore+ricambiato.jpg" height="528" width="640" /></a></div>
<br />
Come può una storia finire dopo otto anni di complicità, di amore ricambiato?<br />
<div>
<div>
Non sto parlando di semplice tradimento che brutalmente stronca una relazione, non sto parlando di chissà quali azioni o eventi che immediatamente mettono un punto, il punto finale, ad un importante capitolo della nostra vita.</div>
<div>
Parlo di quella fine inaspettata, forse sono temuta, quella che spiazza: uno lascia e l'altro si smarrisce.</div>
</div>
<div>
Essere lasciati dalla persona che si ama è un pugnale a doppio filo che brutalmente si insinua nel cuore: ti lascia esanime e disperato. Per quanto il tempo possa guarire tutte le ferite, le cicatrici rimangono.</div>
<div>
Eppure spesso quella lama da tempo è lì davanti al petto: tuttavia finché non entra non ci accorgiamo della sua presenza. L'amore finisce, i sentimenti dei momenti iniziali sono mutati, si cresce e gli interessi cambiano.</div>
<div>
È quello che è successo qualche giorno fa ad una amica. Ora questo può succedere a tutti, sposati o fidanzati: mi sono chiesta quindi se tutte le motivazioni che chiudono un rapporto che durava da anni in realtà siano solo il risultato di segni non colti precedentemente, di ripetuti e abituali comportamenti sbagliati che portano ad allontanare le due persone.<br />
Così ho pensato un po' alla storia tra me e L., a quanto, tempo fa, la tensione fosse aumentata tra noi tanto da arrivare pressoché vicini alla rottura. Sono convinta che molto spesso la fine di una storia sia responsabilità di entrambi: voglio quindi fare un mea culpa, una riflessione su come allontaniamo da noi le persone che ci voglio bene, su come portiamo la persona che abbiamo accanto in una strada senza uscita.<br />
In realtà il come non è di certo solo uno; tuttavia credo che siano due gli atteggiamenti frequenti che molti di noi commettono. Credo che il primo sia scaricare tutti i nostri affanni, le delusioni, i fallimenti, sul nostro partner, sfogarci pesantemente per ogni cosa, insomma riversagli addosso le nostre frustrazioni e darlo per scontato.<br />
Le delusioni di una giornata al lavoro, le tensioni che portiamo addosso, la stanchezza, sono pesi che abbiamo bisogno di scaricare e chi meglio c'è di chi abbiamo accanto per essere ascoltati? È solo parte di un pensiero l'idea che anche lui/lei abbia avuto una giornata non facile e che oltre a sopportare il proprio peso debba anche accollarsi il nostro. Un grande errore spesso è credere che le nostre frustrazioni, i nostri impegni, siano assolutamente e di gran lunga più pesanti, assillanti esasperati di quelli sopportati dalla nostra metà. E magari è anche vero.<br />
Nulla però ci da il diritto di rispondere in malo modo, di alzare la voce, di accanirci contro chi nulla ha a che fare con tutto ciò che durante la nostra giornata è successo. La frustrazione è da lasciare fuori dalla porta di casa. Ora se questa situazione si protrae per anni ci si abitua, si impara a pazientare, si spera che le cose vadano meglio; infine, però, si raggiunge la frutta! Non è facile rendersi conto di questa cosa, no non lo è per niente! Pensi che sei tu che sopporti tutto e lui/lei deve solo ascoltarti in fondo. Brucia sulla pelle la rabbia che cresce quando chi hai accanto non ti vuole ascoltare, un la pensa come te, e tu inveisci, alzi la voce...<br />
Rendersi conto dei modi di comportarsi sbagliati è dura, è dura persino cercare di pensare che siamo noi a sbagliare quindi figuriamoci quanto sia difficile cambiare davvero. Eppure è necessario.<br />
Ogni giorno dovrebbe essere teso migliorare se stessi, metterci in discussione, guardarci allo specchio e tentare di accorgerci dei nostri errori prima di ricevere una bella botta sui denti! Forse se lungo la strada cerchiamo di non dare per scontata la persona con cui ci teniamo per mano, se cerchiamo di vivere con più tranquillità e leggerezza, se cerchiamo di abbandonare le frustrazioni, l'abitudine, la stanchezza e l'egoismo, forse davanti a quella strada chiusa, davanti a quel vicolo cieco, insieme si potrebbe abbattere quel muro e proseguire il cammino su quella strada uniti anziché lasciare la mano, voltarsi e andarsene.</div>
<div>
<br /></div>
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<i>Sunwand</i></div>
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Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-45444459360600377322014-07-21T11:48:00.002+02:002014-07-21T11:48:22.745+02:00A tutti serve un copilota<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-BSWzjF0iou0/U8zgpOkBHCI/AAAAAAAAExE/gWwFziwKDLU/s1600/A+tutti+serve+un+copilota.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-BSWzjF0iou0/U8zgpOkBHCI/AAAAAAAAExE/gWwFziwKDLU/s1600/A+tutti+serve+un+copilota.png" height="344" width="640" /></a></div>
<br />
Ryan: Cara mi ha detto che tu hai qualche ripensamento.<br />
Jim: Io non penso che sarò in grado di arrivare in fondo.<br />
Ryan: E perché hai deciso di dirlo solo oggi?<br />
Jim: Beh...ieri sera me ne stavo...ero sul letto e non riuscivo a dormire così ho cominciato a pensare alle nozze, alla cerimonia e al fatto che stiamo comprando casa e che andremo a vivere insieme, che avremo un figlio e poi un altro figlio e poi Natale, il giorno del Ringraziamento, le vacanze scolastiche e poi le partite di football e tutto a un tratto si stanno laureando, trovano lavoro e si sposano e poi io divento nonno, poi vado in pensione, perdo i capelli, ingrasso e prima che me ne accorga sono morto. E mi sento come non...non faccio che pensare "A che serve?". Me lo sai dire a che serve?<br />
Ryan: A che serve?<br />
Jim: Sì, insomma, che sto mettendo in piedi qui?<br />
Ryan: È, Jim, è il matrimonio, è tra le cose più belle sulla faccia della terra, è quello a cui ogni persona aspira.<br />
Jim: Tu non ti sei mai sposato.<br />
Ryan: Questo è vero.<br />
Jim: Non ci hai nemmeno provato.<br />
Ryan: Bhe, è difficile definire "provare", sai...<br />
Jim: Non lo so, tu sembri più felice di tutti i miei amici sposati.<br />
Ryan: Senti, Jim, non voglio mentirti: il matrimonio può essere un inferno e hai ragione, tutte quelle cose porteranno alla tua eventuale dipartita.<br />
Jim: Esatto.<br />
Ryan: Il tempo passa per tutti e non possiamo né rallentarlo né fermarlo e poi finiremo tutti nello stesso posto.<br />
Jim: Già.<br />
Ryan: Quindi non serve a niente.<br />
Jim: Non serve a niente, è quello che dico io!<br />
Ryan: Lo so...Sai, io non sono certo la persona giusta con cui parlare di queste cose ma, se tu ripensi ai ricordi più belli, ai momenti più importanti della tua vita, eri da solo?<br />
Jim: No, credo di no.<br />
Ryan: E pensaci un attimo: ieri sera, la sera prima delle nozze quando queste stronzate ti giravano in testa, tu e Julia e eravate in camere separate?<br />
Jim: Sì, Julia è voluta tornare a casa e io sono restato da solo nella suite "Luna di Miele".<br />
Ryan: Ti sentivi solo, eh?<br />
Jim: Sì, parecchio solo.<br />
Ryan: La vita è meglio in compagnia.<br />
Jim: ...Già...<br />
Ryan: A tutti serve un copilota.<br />
Jim: Tu sei un grande!<br />
Ryan: Grazie.<br />
Jim: Allora, che aria tira là fuori?<br />
Ryan: Non buona.<br />
Jim: Lei è incazzata?<br />
Ryan: Diciamo turbata.<br />
Jim: Che dovrei fare?<br />
Ryan: Va da lei!<br />
<br />
<i>Tratto da "Tra le nuvole" di Jason Reitman, sceneggiatura di Jason Reitman e Sheldon Turner</i></div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-66082720122827579812014-07-18T21:00:00.000+02:002014-07-19T00:11:10.650+02:00Doodle Mandela - Oggi avrebbe compiuto 96 anni<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
È così che Google lo vuole ricordare, non con un semplice doodle che lo rappresenti, bensì con una sequenza di immagini che ne descrivano il cuore, l'anima di quest'uomo: la sua essenza nelle sue frasi.<br />
Quello di oggi è un doodle speciale e non voglio farmelo scappare!<br />
Lo voglio "catturare", fermare, appuntare qui.<br />
E così ecco le cit. di Madiba!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-keYUuhBboqs/U8mTjuEFkCI/AAAAAAAAEwo/sFXquh-L-aQ/s1600/unnamed.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-keYUuhBboqs/U8mTjuEFkCI/AAAAAAAAEwo/sFXquh-L-aQ/s1600/unnamed.png" height="247" width="640" /></a></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-wYwl5S3AeuE/U8mTgT5Xt3I/AAAAAAAAEwA/f6t2pnSKiTA/s1600/Nelson-Mandela-citazione-doodle.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-wYwl5S3AeuE/U8mTgT5Xt3I/AAAAAAAAEwA/f6t2pnSKiTA/s1600/Nelson-Mandela-citazione-doodle.jpg" height="248" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">No one is born hating another person because of the colour of his skin or his background or his religion.<br />
Nessuno nasce odiando qualcun altro per il colore della pelle, il suo ambiente sociale o la sua religione.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-P97Whpv8bvw/U8mThYXVvzI/AAAAAAAAEwY/__jT4LctRMI/s1600/google_doodle_18072014-02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-P97Whpv8bvw/U8mThYXVvzI/AAAAAAAAEwY/__jT4LctRMI/s1600/google_doodle_18072014-02.jpg" height="246" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">People must learn to hetea and if they can learn to hate they can be taught to love for love comes more naturally to the human heart than its opposite.<br />
Le persone imparano a odiare, e se possono imparare a odiare possono anche imparare ad amare, perché l’amore, per il cuore umano, è più naturale dell'odio.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-TYAIzgMKZXw/U8mThtbeDjI/AAAAAAAAEwU/WA4-5R8J5Es/s1600/google_doodle_18072014-03.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-TYAIzgMKZXw/U8mThtbeDjI/AAAAAAAAEwU/WA4-5R8J5Es/s1600/google_doodle_18072014-03.jpg" height="246" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">What counts in life is not the mere fact that we have lived. It is what diffefference we have made to the lives of others that will determine the significance of the life we lead.<br />
Quello che conta nella vita non è il semplice fatto che abbiamo vissuto. È il modo in cui abbiamo fatto la differenza nella vita degli altri a determinare il significato della vita che conduciamo.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-LNMShtXbjDc/U8mV_QUjMTI/AAAAAAAAEw0/GWTQLSyDU4k/s1600/google_doodle_18072014-04.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-LNMShtXbjDc/U8mV_QUjMTI/AAAAAAAAEw0/GWTQLSyDU4k/s1600/google_doodle_18072014-04.jpg" height="246" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Educatione is the most powerful weapon which we can use to change the world.<br />
L'istruzione è l'arma più potente per cambiare il mondo.</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-VZD-BM7-1lo/U8mThERPrNI/AAAAAAAAEwI/bJQitkVeLLo/s1600/Nelson-Mandela-doodle.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-VZD-BM7-1lo/U8mThERPrNI/AAAAAAAAEwI/bJQitkVeLLo/s1600/Nelson-Mandela-doodle.jpg" height="248" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">For to be free is not merely to cast off one's chains, but to live in a way that respect and enhances the freedom of others.<br />
Essere liberi non significa solo spezzare le proprie catene. Significa vivere rispettando e valorizzando la libertà degli altri.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-woYBtp6Z_Tw/U8mTgh8RKxI/AAAAAAAAEwE/zkKybxs3E3k/s1600/Nelson-Mandela-doodle-google.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-woYBtp6Z_Tw/U8mTgh8RKxI/AAAAAAAAEwE/zkKybxs3E3k/s1600/Nelson-Mandela-doodle-google.jpg" height="248" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">The greatest glory in living lies not in never falling, but in rising every time you fall.<br />
La maggior gloria nella vita non è non cadere mai, ma rialzarsi ogni volta che si cade.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Quando una persona, con fede e pazienza, può cambiare il destino di un popolo.</div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-6816542983951679072014-07-14T09:53:00.000+02:002014-07-14T09:53:28.573+02:00Danno collaterale<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-cAmX9ZP6LSk/U8OKzA1CReI/AAAAAAAAEvw/XLECnqQr154/s1600/628x471.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-cAmX9ZP6LSk/U8OKzA1CReI/AAAAAAAAEvw/XLECnqQr154/s1600/628x471.jpg" height="640" width="424" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Marika, 20, with newborn baby in Faizabad hospital. Badakhshan Province.<br />Photo by Paula Bronstein, Getty Images</td></tr>
</tbody></table>
Quindi parlò delle tradizioni tribali che accompagnavano il conflitto nella regione: la <i>jirga</i> che i gruppi belligeranti tenevano prima di fare una battaglia, per discutere quante perdite erano disposti ad accettare, dato che i vincitori erano tenuti a prendersi cura delle vedove e degli orfani dei nemici sconfitti.<br />
«La gente in quella parte del mondo è abituata alla morte e alla violenza» affermò. «E se dite loro: "Ci spiace che tuo padre sia morto, ma è morto da martire perché l'Afghanistan potesse essere libero", e se offrite loro compensazione e onore per il sacrificio che hanno fatto, credo che la gente ci sosterrebbe, anche adesso. Ma la cosa peggiore è quella che stiamo facendo: ignorare le vittime. Chiamarli "danno collaterale" e non cercare nemmeno di contare il numero dei morti. Perché ignorarli significa negare che siano mai esistiti, e nel mondo islamico non c'è insulto peggiore. Per questo non saremo mai perdonati.»<br />
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<i>Greg Mortenson e David Oliver Relin - Tre tazze di tè</i><br />
<i><br /></i>
<i><a href="https://www.ikat.org/" target="_blank">Central Asia Institute</a></i></div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-58779558168852631342014-07-13T17:51:00.000+02:002014-07-13T17:51:00.734+02:00Abbiamo perso anche questo crepuscolo<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-7aYjQafkJAg/U762dwrixYI/AAAAAAAAEvY/EQF9HfR2XJg/s1600/Abbiamo+perso+anche+questo+crepuscolo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-7aYjQafkJAg/U762dwrixYI/AAAAAAAAEvY/EQF9HfR2XJg/s1600/Abbiamo+perso+anche+questo+crepuscolo.jpg" height="430" width="640" /></a></div>
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Abbiamo perso anche questo crepuscolo.<br />
Nessuno ci ha visto stasera mano nella mano<br />
mentre la notte azzurra cadeva sul mondo.<br />
<br />
Ho visto dalla mia finestra<br />
la festa del tramonto sui monti lontani.<br />
<br />
A volte, come una moneta<br />
mi si accendeva un pezzo di sole tra le mani.<br />
<br />
Io ti ricordavo con l'anima oppressa <br />
da quella tristezza che tu mi conosci. <br />
<br />
Dove eri allora? <br />
Tra quali genti? <br />
Dicendo quali parole?<br />
Perché mi investirà tutto l'amore di colpo<br />
quando mi sento triste e ti sento lontana?<br />
<br />
E' caduto il libro che sempre si prende al crepuscolo<br />
e come cane ferito il mantello mi si è accucciato tra i piedi.<br />
<br />
Sempre, sempre ti allontani la sera<br />
e vai dove il crepuscolo corre cancellando statue.<br />
<br />
<i>Pablo Neruda</i></div>
Sunwandhttp://www.blogger.com/profile/04209334345044374267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7751670572618180705.post-7586129622781784262014-07-10T16:32:00.000+02:002014-07-10T16:32:42.570+02:00Il sogno è il nutrimento dell'anima<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-4U6YUu-rnjI/U76jwX8SSiI/AAAAAAAAEts/vYAUDcNp3k4/s1600/Il+sogno+%C3%A8+il+nutrimento+dell'anima.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-4U6YUu-rnjI/U76jwX8SSiI/AAAAAAAAEts/vYAUDcNp3k4/s1600/Il+sogno+%C3%A8+il+nutrimento+dell'anima.jpg" height="298" width="640" /></a></div>
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L'uomo non può mai smettere di sognare. Il sogno è il nutrimento dell'anima, come il cibo è quello del corpo. Molte volte, nel corso dell'esistenza, vediamo che i nostri sogni svaniscono e che i nostri desideri vengono frustrati, tuttavia è necessario continuare a sognare, altrimenti la nostra anima muore.<br />
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<i>Paulo Coelho, Il cammino di Santiago</i></div>
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