Questo è stato l'anno delle tappe.
Altolà il malinteso!
Non nominino i cm,
le gambe corte,
nessuna questione di inferiorità
o di "botte piccola"!
No no no,
parlo di tappa agonistica,
di affannosa corsa,
di finale sollievo,
di incertezza nella riuscita,
di gioia per l'arrivo.
Decisioni da prendere
e scelte da fare.
E l'anno di cui parlo non va
da gennaio a dicembre.
Parte dal nebbioso autunno,
attraversa il freddo l'inverno,
esplode nella promettente primavera,
percorre la non troppo calda estate
per poi, forse, arrivare nel successivo
e ancora non definito autunno,
all'inizio o alla fine
o neanche.
L'ultimo esame all'università
prima del laboratorio pre-tesi,
L'utile - inutile tirocinio,
Preadolescendi sull'orlo
dell'irritante adolescenza
a cui fare postcatechismo,
"Ti amo" vietato, non detto, contenuto,
desiderato, dubitato
e finalmente proferito,
Il laboratorio di laurea da scegliere,
Mettersi a dieta e riuscirci,
Non rimanere indietro con gli esami,
Imparare a cucire.
Amicizie ritrovate, amicizie perse,
Lezioni, esercitazioni, revisioni, consegne.
Esami.
E ancora,
Lezioni, esercitazioni, revisioni, consegne.
Coccole e attenzioni, sperate e ottenute.
Gioie.
Fine di tutti gli esami...manca solo l'id.
Speranza e fiducia. Fede.
Finalmente l'idoneità.
Con tutto ciò che ha comportato.
Scelte per la Tesi? Nada.
Basta, fine, stop! Mare!
Voglia di vacanza. Vacanza?
Macchè!!
Conchiglie, trapano e punta da 2mm,
Bologna, portici, FAI e Factum Arte,
Buste di caffè, macchina da cucire,
Gonna da modificare.
Imbiancare casa,
fai da te, non solo bianco.
Ma...Lui mi ama? Mi vuole ancora?
È lontano, è freddo, è...Luca.
Non mi ama, non lo amo, non mi ama...
"Ti amo, tesoro" e il cuore esplode,
lo abbraccio prima che veda gli occhi lucidi.
Respiro il suo odore, sento il suo calore,
questa notte non me lo voglio dimenticare.
E partire, fare la valigia, scegliere i panni,
e non sapere il giorno del ritorno
davvero non ha prezzo.
E la montagna è una metafora,
è la metafora di questo anno.
È fatica e arrivo, è allenamento,
è amore.
La montagna è bellezza infinita
che non credevi, che non ti aspettavi,
"È così che mi immagino il paradiso"
mentre ancora stavamo camminando,
mentre ancora il fiato era corto
mentre il cuore e i polmoni desideravano
l'ossigeno. Dio, l'ossigeno.
Tesoro, ti guardo e...ti amo.
Non darlo per scontato,
non darmi per scontata.
E di notte "Hai freddo?"
"Sììì", mi abbracci, mi scaldi,
schiena contro schiena,
vorrei che ogni notte fosse così.
La strada, la tappa, l'arrivo.
E poi si ricomincia,
in ogni senso.
Si ritorna a casa,
mi mancava la mia casa,
così grande, così famigliare,
così incompleta, così vuota.
Mi mancava il mio letto
ma ora manchi te.
Tesi tesa, tesa dalla tesi,
la tesi che incombe,
ma quale tesi?
Quale socia, quale relatore,
decisioni da prendere...E
Bologna, portici, FAI e Factum Arte,
dov'ero rimasta?
Dubbi, speranze,
appuntamenti e tappe.
Cosa succederà?
Mettersi a dieta e riuscirci.
Tesi, che ansia,
Tesoro stammi vicino.
Il lavoro inizia, la scuola inizia,
i corsi iniziano, la palestra inizia.
Tutto inizia quando tutto sta finendo.
Intanto mangio cioccolata.
Sunwand
Vedi anche:
Fine di un'epoca
I "ti amo" veri, sinceri, sono splendidi da ascoltare, da sentirsi dire, da portare per sempre nel cuore!
RispondiEliminaBuon Settembre!
Grazie cara!
EliminaEra da un po' che non ti sentivo...
...Ed era da un po' che non ritornavo sul mio blog!
Un forte abbraccio!