venerdì 24 febbraio 2012

Non vivere su questa terra come un inquilino



Non vivere su questa terra come un inquilino
oppure in villeggiatura nella natura.
Vivi in questo mondo
come se fosse la casa di tuo padre
credi al grano, al mare, alla terra
ma soprattutto all'uomo.
Ama la nuvola, la macchina, il libro,
ma innanzitutto ama l'uomo.
Senti la tristezza del ramo che si secca
del pianeta che si spegne
dell'animale infermo
ma innanzitutto la tristezza dell'uomo

Forse la mia ultima lettera a Menhmet - Nazim Hikmet

1 commento:

  1. Ragazzo mio,
    io non ho paura di morire.
    Tuttavia, ogni tanto
    mentre lavoro
    nella solitudine della notte,
    ho un sussulto nel cuore,
    saziarsi della vita vita, figlio mio,
    è impossibile.
    Non vivere su questa terra come un inquilino,
    o come un villeggiante stagionale.
    Ricorda:
    in questo mondo devi vivere saldo,
    vivere
    come nella casa paterna.
    Credi al grano,
    alla terra,
    al mare
    ma prima di tutto
    all'uomo.
    Ama la nuvola,
    il libro
    la macchina,
    ma prima di tutto
    l'uomo.
    Senti infondo al tuo cuore
    il dolore del ramo che secca,
    della stella che si spegne,
    della bestia ferita,
    ma prima di tutto
    il dolore dell'uomo.
    Godi di tutti i beni terrestri,
    del sole,
    della pioggia
    e della neve,
    dell'inverno e dell'estate,
    del buio e della luce,
    ma prima di tutto
    godi dell'uomo.

    mi servirebbe il commento di questa poesia x oggi alle 16 e 30 1000 ringraziamenti in anticipo

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