martedì 31 gennaio 2012

Perché ti amo



Perché ti amo, di notte son venuto da te
così impetuoso e titubante
e tu non me potrai più dimenticare
l'anima tua son venuto a rubare.

Ora lei e' mia - del tutto mi appartiene
nel male e nel bene,
dal mio impetuoso e ardito amare
nessun angelo ti potrà salvare.

Hermann Hesse

lunedì 30 gennaio 2012

Prega



Prega per penetrare le nubi e correre dietro al sole; prega per dire che tu sei vivo e nulla potrà chiuderti la bocca.
Prega per gridare che sei libero di inventare il corso della tua vita, ma tu sei solo e hai bisogno che qualcuno cammini al tuo fianco.
Prega per piangere e cantare, per lamentarti e danzare; prega per mormorare e urlare, ma prega.
Prega per risvegliare il Potente e obbligarlo a calpestare il fango dei tuoi sentieri.
Prega per chiamare Dio come si fanno segni per attirare l’attenzione.
Prega poiché Egli ti ha gettato nell’esistenza e accolto nella sua famiglia.
Prega per essere l’uguale di Dio, poiché a Lui tu parli come ad un amico e l’amico è uguale all’amico. Un amico nulla rifiuta a colui che ama, e Lui, Dio, sa ciò che è necessario alla tua felicità.
Prega per dire: io e Lui ci si capisce a parole sussurrate o nei silenzi.
Prega per ricordare al Padre che tu esisti e che lui è responsabile di te.
Prega per riunirti ai tuoi fratelli e a loro legarti.
Dio, i tuoi fratelli, tu: voi insieme rinnoverete la faccia della terra.

Charles Singer

giovedì 26 gennaio 2012

Profezie che si autoavverano


Qualche anno fa, d'estate, un'insegnante sedeva sulla spiaggia e si riposava dopo aver fatto una lunga passeggiata lungo un sentiero costiero della Cornovaglia. Mangiava un panino e guardava quel che accadeva sulla spiaggia. Due bambini, di circa sei anni, giocavano; si erano divertiti a correre per un pò e ora, stanchi, si erano seduti e parlavano tra loro.
Forse si erano appena conosciuti, come accade facilmente tra i bambini in vacanza; in ogni caso sembravano avere un mucchio di cose da dirsi. Uno dei due disse all'altro: "Cosa vuoi fare da grande? io sarò neurochirurgo".
"Accidenti. Non lo so, non ci ho mai pensato. Non sono molto intelligente, sai".
Il vento della Cornovaglia portò via il resto della loro conversazione e l'insegnante rimase a chiedersi chi avesse indotto il secondo bambino a costruire una visione di sé tanto limitata. Probabilmente proprio un insegnante! O un genitore. Se quel bambino non avesse cambiato subito quella convinzione e se qualcuno non l'avesse aiutato a cambiarla, quell'idea, quella credenza, avrebbe influenzato tutta la sua vita, limitandolo e impedendogli di sviluppare le sue potenzialità.
Le convinzioni non sono la realtà, (le credenze sono realtà di secondo ordine e non di primo ordine); sono costrutti attorno ai quali organizziamo i nostri comportamenti. Tutti ci comportiamo come se fossero veri e, per questo motivo, le nostre convinzioni diventano realtà, perchè, positive o negative che siano, sono profezie che si autoavverano.

Tratto da:
Nick Owen - Le parole portano lontano

mercoledì 25 gennaio 2012

Sull' amore



Si chiama amore ogni superiorità,
ogni capacità di comprensione,
ogni capacità di sorridere nel dolore.

Amore per noi stessi e per il nostro destino,
affettuosa adesione ciò che l'Imperscrutabile
vuole fare di noi anche quando
non siamo ancora in grado di vederlo
e di comprenderlo -
questo è ciò a cui tendiamo.

Hermann Hesse

martedì 24 gennaio 2012

Osservazione e ragionamento



Poca osservazione e molto ragionamento conducono all'errore.
Molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità.

Alexis Carrel

lunedì 23 gennaio 2012

Tardi t'amai



Tardi t’amai, bellezza così antica,
così nuova, tardi t’amai!
Ed ecco, tu eri dentro di me
ed io fuori di me ti cercavo
e mi gettavo deforme sulle belle forme della tua creazione…
Tu hai chiamato e gridato,
hai spezzato la mia sordità,
hai brillato e balenato,
hai dissipato la mia cecità,
hai sparso la tua fragranza ed io respirai,
ed ora anelo verso di te; ti ho gustata
ed ora ho fame e sete, mi hai toccato,
ed io arsi nel desiderio della tua pace.

Sant'Agostino - Le Confessioni - X,27

domenica 22 gennaio 2012

Buona Domenica



B isognerebbe
U sare il cuore, oltre al cervello
O gni
N uovo giorno o
A lmeno

D egnarsi
O ogni tanto di
M isurare le parole per
E vitare discussioni...e
N on dimenticare mai
I l valore immenso della vita e
C he ogni giorno è un giorno in più per
A mare, per sognare, per VIVERE!!

sabato 21 gennaio 2012

La guerra è bellissima...


La guerra è bellissima per coloro che non l'hanno vissuta.

Erasmo da Rotterdam - Dulce bellum inexpertis

venerdì 20 gennaio 2012

You are in my mind



Erano solo quasi 2 mesi che stavamo insieme...ora sono più di 3 anni e 2 mesi...
Avevo appena capito che ti amavo. Che paura!! Paura di provare quel sentimento, paura di dirtelo; sentire che stavo cambiando, che, nella mia scala delle priorità, tu irresistibilmente stavi salendo la classifica.
Dopo tutto quello che era passato, quello che avevo vissuto, una delusione dopo l'altra, un sentirmi continuamente sola, finalmente una corazza fatta di famiglia, responsabilità, doveri, studio, progetti per il futuro, mi poteva proteggere da tutto e tutti. E tu l'hai, per fortuna, distrutta.

Tu credi nelle vite che si complementano? 
Per ciascuno di noi è scritta la felicità della vita, la nostra vocazione, le nostre amicizie e chi si legherà al nostro cuore. Questo è quello che credo. La difficoltà è realizzarlo, è capire, è ascoltare, è lottare.
Nonostante tutto però, anche se perdiamo il treno di quell' occasione, anche se rimaniamo ciechi dinnanzi al cuore che palpita, le strane circostanze della vita fanno in modo che, in una maniera o nell'altra, ciò che deve essere si ripresenti davanti...
...e così, ti ho rincontrato.
In quella strana circostanza.


You are in my mind

2/1/09

Sono innamorata e mi sento un' idiota.
A cosa mi porterà quest'ossessione di lui? Lo vorrei qui...
Ma tra sette giorni ho l'esame di matematica e devo studiare, fare esercizi, devo davvero mettermi di buona lena sopra i fogli degli appunti e smetterla di pensare a lui.
Non mi riconosco: io ero quella che pensava che vedere il proprio ragazzo una volta in una settimana fosse più che sufficiente: io ero quella che, nel definire le priorità, lo metteva dopo la famiglia, gli amici, dopo l'università, dopo tutte quelle attività che riempiono la mia vita, il mio tempo. Ero: è questo il punto. Dov'è finita quella Daniela? Non voglio deludere la mia famiglia, non voglio deludere chi mi sta intorno e, soprattutto non voglio deludere me.
Devo studiare: matematica sarà il mio primo esame e non sono, per nulla, preparata!
Ma ho voglia di lui, come una foglia desidera il Sole, come un fiore brama l'acqua, come un'aquila ha voglia del vento che la sospinga lontano, come il fuoco ha bisogno della legna. Ho voglia e ho bisogno di lui. Sarà un fuoco di paglia? Spero, allora, che il pagliaio non si esaurisca perché, ormai, mi sono buttata, gettata a capofitto, senza timori, tra le sue braccia e non sopporterei di rimanere spiaccicata per terra.
Saprò conciliare questo tormento che ho dentro coi miei doveri? Imparerò a dividere la mia vita in comparti stagni?
Quanto può essere produttivo seguire ciò che devo, studiare, esercitarmi per l'imminente esame, quando la mente rifiuta tutto? Mah...forse è davvero meglio staccare perché, se continuo, senza accorgermene, mi ritrovo a fantasticare e desiderarlo qui.
Amare...Che voglia! Che paura!

Sunwand

giovedì 19 gennaio 2012

Quando lo Stato diviene dispotico o corrotto



La disobbedienza civile diviene un dovere sacro quando lo Stato diviene dispotico o, il che è la stessa cosa, corrotto.
E un cittadino che scende a patti con un simile Stato è partecipe della sua corruzione e del suo dispotismo.

Mahatma Gandhi

mercoledì 18 gennaio 2012

Il girasole


Grandi e colorati di un giallo inteso,
così sono i girasoli, splendidi fiori pieni di gioia,
rivolti verso il sole cercano calore e luce,
un po' come gli uomini che di calore e luce vivono,
nel girasole vedo te, la tua allegria, la tua voglia di fare,
ma soprattutto la tua luce negli occhi,
girasole vuol dire estate, quindi mare, sole e... per me te,
il mio colorato girasole.

Rosella Ardesia

martedì 17 gennaio 2012

Una parola



Un sasso gettato in uno stagno suscita onde concentriche che si allargano sulla sua superficie, coinvolgendo nel loro moto, a distanze diverse, con diversi effetti, la ninfea e la canna, la barchetta di carta e il galleggiante del pescatore. Oggetti che se ne stavano ciascuno per conto proprio, nella sua pace o nel suo sonno, sono come richiamati in vita, obbligati a reagire, a entrare in rapporto tra loro. Altri movimenti invisibili si propagano in profondità, in tutte le direzioni, mentre il sasso precipita smuovendo alghe, spaventando pesci, causando sempre nuove agitazioni molecolari. Quando poi tocca il fondo, sommuove la fanghiglia, urta gli oggetti che vi giacevano dimenticati, alcuni dei quali ora vengono dissepolti, altri ricoperti a turno dalla sabbia. Innumerevoli eventi, o microeventi, si succedono in un tempo brevissimo. Forse nemmeno ad aver tempo e voglia si potrebbero registrare tutti, senza omissioni.

Non diversamente una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni, in un movimento che interessa l'esperienza e la memoria, la fantasia e l'inconscio e che è complicato dal fatto che la stessa mente non assiste passiva alla rap-presentazione, ma vi interviene continuamente, per accettare e respingere, collegare e censurare, costruire e distruggere.

Gianni Rodari  - La Grammatica della Fantasia

lunedì 16 gennaio 2012

Scrivere. Qui.



Che bisogno c'è di spiattellare a chicchessia i tuoi pensieri, le tue gioie e i tuoi tormenti?
Vivo in un mondo che ha un terribile bisogno di dire a tutti i costi, di comunicare qualsiasi stronzata.
Però scrivere, leggere, parlare è pur sempre un cura per l'anima.
In fondo, dopo tutto, per quel che mi riguarda, quando non sono molto in pace con me stessa, quando non riesco a porre un freno alla mia mente, o, semplicemente, quando mi va, scrivo.
Scrivere: la miglior cura per la tristezza,
per il troppo ottimismo o per il pessimismo sfrenato,
per quelli tormentati dalle pene del cuore,
per le delusioni, per le speranze o illusioni.
Scrivere mi aiuta a chiarire diverse cose, a capire.

E poi si condivide. Magari dopo mesi, dopo qualche anno, o settimana o giorno.
Non importa quando.
Perché siamo uomini, perché siamo fratelli, perché siamo uguali e uguali sono i nostri sentimenti, passioni, dolori, gioie, indignazioni, sogni.

Scrive è forse la miglior palestra dello spirito.

Sunwand

domenica 15 gennaio 2012

Quando inizi a lavare la schiena a tua madre...



Strano. È stato strano, qualche sera fa, lavare la schiena a mia mamma.
Come se un particolare ordine delle cose si fosse capovolto. Sarà che ho sempre visto la donna che mi ha messo al mondo e cresciuto come una “guerriera” (soprannominata anche dalle amiche “il Generale”), come una che non si da per vinta, rare volte si è lamentata di mali o malanni e in quella situazione ho pensato:
”Ecco che ci siamo, ora devo iniziare io ad occuparmi di lei, tra poco saranno i miei ad aver bisogno di me…!”
Mia mamma, da anni, tra le tante cose, ha tre ernie al disco non operabili e 2 dischi della schiena spostati. Ehm. Lo scoperto una settimana fa.
Non sono così ingenua! Sapevo di un’ernietta che ogni tanto le dava fastidio e so di qualcos’altro.
Ma vederla farsi aiutare da mio babbo a vestirsi alla mattina, lei, più giovane di lui di 15 anni, lei, incrollabile orgogliosa, lei, tempra di ferro, mi ha fatto davvero stringere il cuore.

Qualche sera fa mi ha chiesto se le lavavo la schiena…sempre che non mi facesse schifo! Dopo averla bonariamente mandata a cagare per l’ultima frase, in cinque minuti l’ho insaponata e risciacquata due volte, come mi aveva chiesto, per poi mandarmi via. Mi chiedo anche cosa lei può aver pensato: forse il suo cruccio in realtà è la frase che le sento dire da un po’: “Come mi sono ridotta!” 
Per prima cosa mi rattrista vederla così: ho addirittura paura di farle del male quando le faccio le due punturine serali che le permettono di “marciare” la giornata successiva.
Poi mi preoccupa lei che, con il suo orgoglio ancora vivo, seppur minore rispetto ad un tempo (per fortuna!!!!), mi tenga all’oscuro di qualcosa; infine rifletto su di me, da buona figlia unica: ho due genitori che cominciano ed invecchiare e sono l’unica che un domani (spero più lontano possibile) dovrà occuparsi di loro. Riuscirò a conciliare la mia frenetica e superimpegnata vita con i miei doveri di figlia senza né trascurare i miei genitori né quella che un domani sarà la mia famiglia?

Sunwand

sabato 14 gennaio 2012

Confusa e Felice


Sai benissimo
che una goccia inonda il cielo
È così piccolo
il mondo che ci osserva

Sai benissimo
che non chiedo tanto adesso
È così limpido
il mare che ci ascolta
che ci addormenta

Rit.
Vorrei tentare
Vorrei offrirti le mie mani
Vorrei tentare
Vorrei difendere questo momento
E penso di sentirmi
confusa e felice
E penso di sentirmi…

Sai benissimo
che sto tremando e non c’è freddo
e sono vittima
di questa gioia immensa
Sai benissimo
che nulla può scalfirci adesso
È così fragile
il mondo che ci aspetta,
che ci spaventa.

Rit.
Vorrei tentare
Vorrei offrirti le mie mani
Vorrei tentare
Vorrei difendere questo momento
Io vorrei tentare ancora
Vorrei difendere questo momento
E penso di sentirmi
confusa e felice
E penso di sentirmi
confusa e felice
E penso di sentirmi…
confusa e felice
confusa e felice
confusa e felice.

Sai benissimo
che una goccia inonda il cielo
È così piccolo
il mondo che ci osserva

Carmen Consoli - Confusa e Felice




venerdì 13 gennaio 2012

Vittoria



Certe volte non so cosa mi succede,
ci sono giorni in cui il nervosismo sale
e non sai il perché,
a volte può essere per paura o per diffidenza,
sia per la vita, passata e futura,
sia per le persone che hai intorno,
e sono proprio queste persone che ami e che hai paura di perdere
e quindi cerchi di tenerle vicino a te forse con modi troppo forti.
A volte si ha l'impressione di non essere capiti
e ciò il più delle volte capita proprio con chi dice di capire tutto di te.
Altre volte, capita che non riesci a manifestare a pieno quello che senti,
a chi merita di sentirlo, ma questo non significa che non ami.
Non sempre il bene si riesce ad esternare con tutti,
l'importante è sapere che è dentro di te,
e chi ti ama veramente questo lo sa.
La vita è un gioco che va giocato,
le volte in cui si perde sono tante,
ma continuando questo gioco,
arriverà la tanto attesa vittoria.

Rosella Ardesia

giovedì 12 gennaio 2012

La gioia nel lavoro


Anche in questa epoca nostra in cui la sofferenza delle masse è formidabile e i problemi sociali sono straordinariamente complicati, può esserci una gioia di vivere, sol che noi vogliamo vedere in ogni problema che il nostro tempo ci pone un compito a noi affidato. Come può ogni singolo individuo venire a capo di questo compito?
Ciò dipende dalla sua capacità personale e dalla sfera di azione a lui affidata.
Ma chiunque di noi voglia comprendere, può raggiungere la più alta felicità
che l’uomo possa conoscere: quella di lavorare per la felicità altrui.

Henri De Man - La gioia nel lavoro

mercoledì 11 gennaio 2012

La scarpina di raso


Se tu sapessi con quanto amore seguo i tuoi passi
Se tu sapessi con quanto amore asciugo le tue lacrime
Se tu sapessi con quanto amore ti prendo per mano affinché tu non cada
Se tu sapessi con quanto amore ti guardo mentre annaspi nel caos della vita
e ogni istante, minuto, ora della giornata ti sono accanto.
In ogni tuo respiro prende vita il mio battito d'ali
In ogni tuo sguardo prende vita il mio sorriso.
Vorrei volare assieme a te, e forse un giorno lo faremo
quando sarai consapevole della tua divinità aprirai le ali e volerai felice
capirai cosa sono, e quanto ti amo.
Ora non volo ma cammino assieme a te a fianco a te.
Io sono il tuo angelo quello della tua anima,
del tuo cuore quell'angelo che ogni mattina ti sveglia con un bacio e ogni notte,
apre le sue ali per riscaldarti il cuore.
Io sono il tuo angelo, quello che mai ti abbandonerà
quell'angelo che aspetta solo un tuo... si... per rivelarsi al tuo cuore.

Se tu sapessi con quanto amore guardo il tuo sguardo
che a volte è così triste e non ce la fa a vedere la luce.
Se tu sapessi con quanto amore stringo al tua mano
quando scrivi parole che non riesci a condividere.
Se tu sapessi con quanta gioia mi stringo al tuo cuore
quando regali un sorriso.
Se tu sapessi... che ti sono accanto sempre in ogni stante
e maggiormente nei momenti difficili.
Raccolgo i ricordi più belli che a volte tendi a dimenticare
raccolgo l'amore seppellito nel tuo cuore e
te lo ripropongo attraverso gli incontri casuali
attraverso il tuo stesso sguardo riflesso su di uno specchio.
Se solo sapessi quanto soffro insieme a te dell'amaro della vita
Vorrei accarezzarti con mani di carne...
ma lo sussurro a chi ti sta accanto...
vorrei dirti le parole più vere dell'amore,
ma lo suggerisco a chi ti regala una parola.
Vorrei vederti raccogliere tutto l'amore che semini
per sentirti soddisfatto della tua vita ma come ogni cosa...
il tempo lascerà crescere il frutto che tu stesso hai fatto nascere.
Gioisci perché attraverso le tue mani io
regalo l'amore a chi ha la fortuna di incontrarti.
Tu non lo sai forse ma io sono il tuo angelo...
quello che mai ti abbandonerà e che è qui solo per te e
grazie a te può amare il mondo.

Paul Claudel

martedì 10 gennaio 2012

lunedì 9 gennaio 2012

Pregherò


Pregherò
Per te
Che hai la notte nel cuor
E se tu lo vorrai
Crederai.
Io lo so perché
Tu la fede non hai
Ma se tu lo vorrai
Crederai.
Non devi odiare il sole
Perché tu non puoi vederlo,
Ma c'è
Ore splende su di noi,
Su di noi.
Dal castello del silenzio
Egli vede anche te
E già sento
Che anche tu lo vedrai.
Egli sa
Che lo vedrai
Solo con gli occhi miei
Ed il mondo
La sua luce riavrà.
Io t'amo, t'amo, t'amo,
O-o-oh!
Questo è il primo segno
Che dà
La tua fede nel Signor.
Nel signor, nel Signor.

Io t'amo, t'amo, t'amo,
O-o-oh!
Questo è il primo segno
Che dà
La tua fede nel Signor,
Nel Signor.
La fede è il più bel dono
Che il Signore ci dà
Per vedere lui
E allor:
Tu vedrai,
Tu vedrai,
Tu vedrai,
Tu vedrai

Adriano Celentano - Non mi dir (1965)


domenica 8 gennaio 2012

Le tre regole di lavoro



Le tre regole di lavoro:
1. Esci dalla confusione, trova semplicità.
2. Dalla discordia, trova armonia.
3. Nel pieno delle difficoltà risiede l'occasione favorevole

Albert Einstein

venerdì 6 gennaio 2012

Prostratisi lo adorarono



Fratelli, seguiamo i magi, lasciamo le nostre abitudini pagane.
Andiamo ! Facciamo un lungo viaggio per vedere Cristo. 
Se i magi non fossero partiti lontano dal loro paese, non avrebbero visto Cristo.
Lasciamo anche noi gli interessi della terra. Finché restavano nel loro paese, 
non vedevano nulla se non la stella ; quando invece hanno lasciato la loro patria,
hanno visto il Sole di giustizia (Ml 3,20).
Diciamo meglio: se non avessero intrapreso generosamente il loro viaggio,
non avrebbero nemmeno visto la stella.
Anche noi alziamoci dunque, e anche se a Gerusalemme tutti restano turbati,
corriamo là dove si trova il Bambino... 

"Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono i loro doni".
Quale motivo li ha spinti a prostrarsi davanti a quel bambino?
Nulla di particolare nella Vergine o nella casa;
nessun oggetto in grado di colpire lo sguardo e di attirarli.
Eppure, non contenti di prostrarsi, aprono i loro tesori,
con doni che non si offrono se non a Dio
- l'incenso e la mirra simboleggiano la divinità.
Quale motivo li ha spinti ad agire in questo modo?
Lo stesso motivo che li aveva decisi a lasciare la patria,
e a partire per quel lungo viaggio: è la stella,
cioè la luce con la quale Dio aveva riempito il loro cuore
e li conduceva poco a poco in una conoscenza più perfetta.
Se questa luce non li avesse illuminati, come avrebbero potuto
rendere tali omaggi mentre ciò che vedevano era così povero e umile?
Non c'è grandezza materiale, ma soltanto un presepio,
una stalla, una madre priva di tutto,
perché tu possa vedere più chiaramente la sapienza dei magi,
perché tu possa capire che essi sono venuti
non verso un uomo, ma verso un Dio, loro benefattore.

San Giovanni Crisostomo (circa 345-407), vescovo d'Antiochia - Omelie su Matteo, 7-8 


giovedì 5 gennaio 2012

Il colore è il tasto



Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto. L’anima è un pianoforte con molte corde. L’artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, fa vibrare l’anima. E’chiaro che l’armonia dei colori è fondata solo su un principio: l’efficace contatto con l’anima.

Vasilij Vasil'evič Kandinsky

domenica 1 gennaio 2012

Buon anno!


Auguri per un 2012 pieno di sogni,
per un nuovo anno accompagnato da ciò che ami,
per nuovi giorni segnati da compassione, umiltà, speranza e gratificazioni.
Che tu sia felice!

Auguri di cuore.

Sunwand

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...