Lentamente
muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi
percorsi,
chi non
cambia la marca, chi non rischia e non cambia il colore dei vestiti,
chi non
parla a chi non conosce.
Muore
lentamente chi evita una passione,
chi
preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i
piuttosto
che un insieme di emozioni,
proprio
quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che
fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che
fanno battere il cuore
davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente
muore chi non capovolge il tavolo,
chi è
infelice sul lavoro,
chi non
rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si
permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente
muore chi non viaggia,
chi non
legge,
chi non
ascolta musica,
chi non
trova grazia in se stesso.
Muore
lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si
lascia aiutare;
chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente
muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa
domande su argomenti che non conosce,
chi non
risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la
morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno
sforzo di
gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare"
Martha
Medeiros - Ode alla Vita - (attribuita erroneamente a Pablo Neruda)
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