mercoledì 21 marzo 2012

L'anello di Corzano

Chissà, forse avrete sentito parlare di Bagno di Romagna, paesino termale degli Appennini, tra la Romagna e la Toscana, forse avrete sentito parlare del suo Miracolo Eucaristico o forse niente di tutto ciò!

Tra Bagno di Romagna e San Piero in Bagno, che insieme formano un unico comune, si trova il santuario di Corzano, parecchie decine di metri più in alto.
Lo scorso anno, con amici, ho fatto questa suggestiva camminata in mezzo al bosco, partendo da San Piero e inerpicandomi su per Corzano, per poi salire ancora un po' fino a un quadrivio con la possibilità di scegliere per quale strada poter calare fino a Bagno e tornare, infine, a San Piero.


Salendo dalla stradina che fiancheggia la chiesa di San Piero ci si trova in un sentiero lastricato, i cui lavori di sistemazione sono ancora in corso ma stanno per finire. Il percorso si affaccia su campi ricchi di fiori e baciati quasi tutto il giorno dal Sole.


Proseguendo per il sentiero, voltandosi a guardare dietro, con l'occhio si abbraccia, dall'alto, l'intero paesino romagnolo.
In secondo piano l'E45, l'autostrada che collega Roma a Ravenna, taglia visivamente il paesaggio. L'infrastruttura, che si prepara a diventare autostrada, nel progetto originale, doveva proseguire da Ravenna fino a Venezia e, da qui, collegare la città veneta all'est Europa.
Si vedrà...le intenzioni sono buone ma servono anche i soldi!


Lungo il percorso sono presenti le 14 stazioni della via crucis in bronzo, opere di Carmelo Puzzolo,
"replica di quella realizzata dall' arti­sta per il Monte delle Apparizioni nel Santuario di Medjiugorje."
L'artista, classe 1934, è originario di San Piero e ha studiato a Firenze presso il Liceo Artistico e Accademia di Belle Arti.


E' l'associazione "Il Faro di Corzano" che sta recuperando l'antica mulattiera, il sentiero, cioè, che conduce a Corzano.


Dopo circa 1,2 km dalla partenza si arriva al santuario, quasi interamente realizzato in pietra, di forma asimmetrica.
"Il Santuario è sorto nella metà dell'Ottocento per venerare e conservare l'immagine della "Madonna col bambino", raffigurata in un affresco quattrocentesco all'interno di una chiesetta..."


Di fronte al Santuario si trova un parco aperto a varie possibilità ricreative e i ristoro oltreché di riposo, in una pace e in un silenzio rotto solamente dal cinguettio degli uccelli e dal fruscio delle foglie.



Santuario "...che si ergeva tra le rovine di un castello, appartenuto ai Conti Guidi di Bagno,"
rovine che
"ancor oggi giganteggiano sulla valle: meritano una visita gli imponenti tratti di mura e la cisterna della rocca...".
"Su questo colle (678 slm), natura, fede e storia s’intrecciano in modo suggestivo."






Arrivati al quadrivio, possiamo andare dritto, superando lateralmente una sbarra di ferro: la strada, infatti, permette il passaggio dei mezzi della forestale e di chi si occupa del mantenimento dell'area.
Si può, oppure, salire nel stretto sentiero a destra, che metri più avanti sì riunirà al primo. Questo secondo percorso, nonostante sia più angusto rispetto al primo, è molto più suggestivo e incantevole, quindi lo consiglio altamente!



Poco tempo dopo intrapreso questo sentiero in salita, inizia la discesa che conduce ad un antico e ormai perduto paesino, oggi rudere e mimetizzato tra la vegetazione. Questi edifici, alcuni davvero grandi, sono testimonianza di come un tempo i villaggi fossero autosufficienti, di come ogni servizio necessario fosse presente.
Ammetto che non conosco la storia di questo specifico posto ma so che in questa zona, specie in un crinale vicino, ci sono diversi villaggi e case abbandonate non tanto per la mancanza di un qualcosa ma perché la popolazione venne pagata per spostarsi dalla campagna alla "città", pagata per lasciare le proprie abitazioni e andare ad arricchire il numero di residenti dei paesi maggiori vicini.


Ci troviamo in un bosco e certo non possono mancare le bellezze naturali, piante di varie specie tra cui il pino nero, abete rosso, cipresso dell'Arizona, cespugli di rose selvatiche, ginepri e campi abitati da mucche al pascolo.




Scendendo, il sentiero si ricongiunge con il primo di cui ho detto sopra e si incontrano campi e orti di diverse aziende agricole. Siamo ormai alla fine del percorso, "L'anello di Corzano". Pochi metri dopo arriviamo a Bagno di Romagna dove la strada finisce a lato di una pizzeria e vicino al "Fosso della Cappella".


Dopo una visita a Bagno, è possibile prendere la pista ciclo-pedonale che fiancheggia la strada, caratterizzata dal colore rosso, che ci riporta a San Piero.

Buon tour!!


Sunwand

5 commenti:

  1. Risposte
    1. Mooolto!
      Se capitate in zona non perdetela!
      E poi...Quante bellezze anche naturali abbiamo in Italia!

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  2. Ci sono stata anni fa!
    Bellissimo il Santuario e poi è talmente immerso nella natura che diventa un tutt'uno con essa!
    Un posto incantevole!!

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    Risposte
    1. È davvero un posto per tutti!
      Un angolo di pace, un giardino, (esagero) un pezzo di paradiso!
      Quando ci sei stata avevano già sistemato i sentieri o ci sei arrivata in macchina? :)

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