giovedì 25 aprile 2013

Una bambina torna dalla casa di una vicina


Una bambina torna dalla casa di una vicina alla quale era appena morta, in modo tragico la figlioletta di otto anni.
"Perché sei andata?", le domanda il padre.
"Per consolare la mamma".
"E che potevi fare, tu così piccola, per consolarla?".
"Le sono salita in grembo e ho pianto con lei".

Bruno Ferrero - 40 storie nel deserto

lunedì 22 aprile 2013

Ti faccio spazio dentro di me



Ti faccio spazio dentro di me
Se tu mi guardi con i tuoi occhi
dai quali mi viene incontro la tenerezza
e se io guardandoti con i miei occhi
ti faccio spazio dentro di me,
in questo incrocio di sguardi
che riassume milioni di attimi e di parole,
in questo scambio silenzioso
che per entrambi è guardare e lasciarsi guardare,
in questo penetrare l’uno nell’altro
nel tempo con benevolenza,
ci è dato tessere la reciprocità di questo amore
e forse la gratuità.

Pablo Neruda

venerdì 19 aprile 2013

O dolci rime che parlando andate


O dolci rime che parlando andate
de la donna gentil che l’altre onora,
a voi verrà, se non è giunto ancora,
un che direte: “Questi è nostro frate”.

Io vi scongiuro che non l’ascoltiate,
per quel signor che le donne innamora
ché ne la sua sentenzia non dimora
cosa che amica sia di veritate.

E se voi foste per le sue parole
mosse a venire inver la donna vostra,
non v’arrestate, ma venite a lei.

Dite: “Madonna, la venuta nostra
è per raccomandarvi un che si dole,
dicendo: ‘Ov’è ‘l disio de li occhi miei?”’

Dante Alighieri

mercoledì 17 aprile 2013

Né timoniere, né vedetta


Università.
Un grande bene. Un grande male.
Ultimo anno. È una bugia anche questa!
Finisce a luglio ma a settembre inizio la tesi. Ho scelto un laboratorio di cui ora mi sto pendendo. Forse non era questa la mia strada. Forse non era questa la scelta giusta.
Eppure l'ho fatta, sono salita sulla barca e ora, in pieno mare, non posso più scendere.
Non ho il timone in mano, né sono la vedetta, forse mi illudo di essere poco più del mozzo o, in realtà, lo sono proprio io.
Non decido la strada, né vedo la meta, a testa più o meno bassa solco il mare.

Sunwand

lunedì 15 aprile 2013

Che avete in queste case?



O avete solo benessere e l'avidità del benessere che furtiva entra in casa come ospite per diventarne padrona e infine sovrana?
Si, essa vi domina, e con il rampino e la frusta riduce a fantocci le vostre aspirazioni più alte.
Benché abbia mani di seta, il suo cuore è di ferro.
Vi addormenta cullandovi per stare vicina
al vostro letto e prendersi gioco della dignità della carne.
Schernisce i vostri sensi integri e li depone nella bambagia come fragili vasi.
In verità, l'avidità del benessere uccide la passione dell'anima e sogghigna alle sue esequie.

Originale:
Or have you only comfort, and the lust for comfort, that stealthy thing that enters the house a guest, and becomes a host, and then a master?
Ay, and it becomes a tamer, and with hook and scourge makes puppets of your larger desires.
Though its hands are silken, its heart is of iron.
It lulls you to sleep only to stand by your bed and jeer at the dignity of the flesh.
It makes mock of your sound senses, and lays them in thistledown like fragile vessels.
Verily the lust for comfort murders the passion of the soul, and then walks grinning in the funeral.

Kahlil Gibran - Il Profeta

domenica 14 aprile 2013

Tornata. Ma da cosa?


Tornata.

Dall'Aldilà.
Dal mare. Dalla montagna.
Dal lavoro. Dallo studio. Dalle vacanze.
Vacanze? Ma quali vacanze? Io posso fare vacanze?

Non esistono.
La mia vita è richiusa in una cornice e non riesco ad uscirne.
C'è un quadro! Ma che bel quadro!
Fatto di ciccia di grasso (devo dimagrire, non mi riconosco più ormai).
Fatto di impegni vampirizzanti.
Fatto di crisi varie.

No, non sono tornata.
Sono di ritorno dal viaggio di andata.
Sto percorrendo un esodo.
Spero sia corto, breve, veloce e indolore.
Non ci credo. Col cavolo! Non ci casco più.

Ormai sono avvezza a questo delirio.
Facciamo festa? Daaaai!
Che bello!

Ciao a tutti.
Vado a fare la nanna
Continuando domani
Sulla strada del ritorno.

Sunwand

mercoledì 10 aprile 2013

A volte sono stanco, mio Signore


A volte sono stanco, mio Signore:
quella stanchezza che ti fa sentir bambino
e ti verrebbe voglia di due ampie braccia.

Non è nel mio carattere perder la Speranza
e tanto attendo di veder comparire,
intorno a me tutte le cose familiari.

Da tanto aspetto e penso
a quel che Tu desideri:
qui mi gioco il senso
e la poesia della mia vita.

Remo Rosati

domenica 7 aprile 2013

Esiste poi il coraggio


Esiste poi il coraggio necessario per resistere alle difficoltà che ci logorano. Noi sappiamo che, qualsiasi mestiere facciamo, qualsiasi compito svolgiamo, ogni giorno incontreremo continuamente opposizioni, ostacoli da superare. E in certi casi le difficoltà sono così grandi da farti pensare che forse sia meglio lasciar perdere, ritirarsi. Ti assalgono allora un'immensa fatica e il senso dell'inutilità di ogni cosa. Hai solo voglia che tutto finisca. Lo scoramento è una terribile tentazione.

Francesco Alberoni - Chi ha coraggio lo usi, anche per ammettere gli errori (Corriere della sera, 12 luglio 2004)

mercoledì 3 aprile 2013

I poeti lavorano di notte



I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.

I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.

Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.

Alda Merini
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