venerdì 6 gennaio 2012

Prostratisi lo adorarono



Fratelli, seguiamo i magi, lasciamo le nostre abitudini pagane.
Andiamo ! Facciamo un lungo viaggio per vedere Cristo. 
Se i magi non fossero partiti lontano dal loro paese, non avrebbero visto Cristo.
Lasciamo anche noi gli interessi della terra. Finché restavano nel loro paese, 
non vedevano nulla se non la stella ; quando invece hanno lasciato la loro patria,
hanno visto il Sole di giustizia (Ml 3,20).
Diciamo meglio: se non avessero intrapreso generosamente il loro viaggio,
non avrebbero nemmeno visto la stella.
Anche noi alziamoci dunque, e anche se a Gerusalemme tutti restano turbati,
corriamo là dove si trova il Bambino... 

"Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono i loro doni".
Quale motivo li ha spinti a prostrarsi davanti a quel bambino?
Nulla di particolare nella Vergine o nella casa;
nessun oggetto in grado di colpire lo sguardo e di attirarli.
Eppure, non contenti di prostrarsi, aprono i loro tesori,
con doni che non si offrono se non a Dio
- l'incenso e la mirra simboleggiano la divinità.
Quale motivo li ha spinti ad agire in questo modo?
Lo stesso motivo che li aveva decisi a lasciare la patria,
e a partire per quel lungo viaggio: è la stella,
cioè la luce con la quale Dio aveva riempito il loro cuore
e li conduceva poco a poco in una conoscenza più perfetta.
Se questa luce non li avesse illuminati, come avrebbero potuto
rendere tali omaggi mentre ciò che vedevano era così povero e umile?
Non c'è grandezza materiale, ma soltanto un presepio,
una stalla, una madre priva di tutto,
perché tu possa vedere più chiaramente la sapienza dei magi,
perché tu possa capire che essi sono venuti
non verso un uomo, ma verso un Dio, loro benefattore.

San Giovanni Crisostomo (circa 345-407), vescovo d'Antiochia - Omelie su Matteo, 7-8 


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