venerdì 20 gennaio 2012

You are in my mind



Erano solo quasi 2 mesi che stavamo insieme...ora sono più di 3 anni e 2 mesi...
Avevo appena capito che ti amavo. Che paura!! Paura di provare quel sentimento, paura di dirtelo; sentire che stavo cambiando, che, nella mia scala delle priorità, tu irresistibilmente stavi salendo la classifica.
Dopo tutto quello che era passato, quello che avevo vissuto, una delusione dopo l'altra, un sentirmi continuamente sola, finalmente una corazza fatta di famiglia, responsabilità, doveri, studio, progetti per il futuro, mi poteva proteggere da tutto e tutti. E tu l'hai, per fortuna, distrutta.

Tu credi nelle vite che si complementano? 
Per ciascuno di noi è scritta la felicità della vita, la nostra vocazione, le nostre amicizie e chi si legherà al nostro cuore. Questo è quello che credo. La difficoltà è realizzarlo, è capire, è ascoltare, è lottare.
Nonostante tutto però, anche se perdiamo il treno di quell' occasione, anche se rimaniamo ciechi dinnanzi al cuore che palpita, le strane circostanze della vita fanno in modo che, in una maniera o nell'altra, ciò che deve essere si ripresenti davanti...
...e così, ti ho rincontrato.
In quella strana circostanza.


You are in my mind

2/1/09

Sono innamorata e mi sento un' idiota.
A cosa mi porterà quest'ossessione di lui? Lo vorrei qui...
Ma tra sette giorni ho l'esame di matematica e devo studiare, fare esercizi, devo davvero mettermi di buona lena sopra i fogli degli appunti e smetterla di pensare a lui.
Non mi riconosco: io ero quella che pensava che vedere il proprio ragazzo una volta in una settimana fosse più che sufficiente: io ero quella che, nel definire le priorità, lo metteva dopo la famiglia, gli amici, dopo l'università, dopo tutte quelle attività che riempiono la mia vita, il mio tempo. Ero: è questo il punto. Dov'è finita quella Daniela? Non voglio deludere la mia famiglia, non voglio deludere chi mi sta intorno e, soprattutto non voglio deludere me.
Devo studiare: matematica sarà il mio primo esame e non sono, per nulla, preparata!
Ma ho voglia di lui, come una foglia desidera il Sole, come un fiore brama l'acqua, come un'aquila ha voglia del vento che la sospinga lontano, come il fuoco ha bisogno della legna. Ho voglia e ho bisogno di lui. Sarà un fuoco di paglia? Spero, allora, che il pagliaio non si esaurisca perché, ormai, mi sono buttata, gettata a capofitto, senza timori, tra le sue braccia e non sopporterei di rimanere spiaccicata per terra.
Saprò conciliare questo tormento che ho dentro coi miei doveri? Imparerò a dividere la mia vita in comparti stagni?
Quanto può essere produttivo seguire ciò che devo, studiare, esercitarmi per l'imminente esame, quando la mente rifiuta tutto? Mah...forse è davvero meglio staccare perché, se continuo, senza accorgermene, mi ritrovo a fantasticare e desiderarlo qui.
Amare...Che voglia! Che paura!

Sunwand

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