mercoledì 29 febbraio 2012
lunedì 27 febbraio 2012
Quando ti bacio
Quando ti
bacio non è solo la tua bocca
non è solo
il tuo ombelico ...
non è solo
il tuo grembo che bacio
Io bacio
anche le tue domande e i tuoi desideri
bacio il tuo
riflettere i tuoi dubbi e il tuo coraggio
il tuo amore
per me e la tua libertà da me
il tuo piede
che è giunto qui e che di nuovo se ne va
io bacio te
così come sei e come sarai domani e oltre
e quando il
mio tempo sarà trascorso.
Erich Fried
domenica 26 febbraio 2012
Sorriso
C'è un
Sorriso d'Amore,
e c'è un
Sorriso d'Inganno,
e c'è un
Sorriso dei Sorrisi in cui questi due Sorrisi si incontrano.
E c'è uno
Sguardo d'Odio,
e c'è uno
Sguardo di Disprezzo,
e c'è uno
Sguardo degli Sguardi,
che tentate
di scordare in vano;
perché si
pianta nel profondo del Cuore,
e si pianta
nel profondo della Schiena,
e nessun
Sorriso che mai fu Sorriso,
ma un solo
Sorriso soltanto,
che fra la
Culla e la Tomba
si può
Sorridere soltanto una volta;
ma, quando è
Sorriso una volta,
c'è una fine
a tutta l'Angoscia.
William
Blake
venerdì 24 febbraio 2012
Non vivere su questa terra come un inquilino
Non vivere su questa terra come un inquilino
oppure in villeggiatura nella natura.
Vivi in questo mondo
come se fosse la casa di tuo padre
credi al grano, al mare, alla terra
ma soprattutto all'uomo.
Ama la nuvola, la macchina, il libro,
ma innanzitutto ama l'uomo.
Senti la tristezza del ramo che si secca
del pianeta che si spegne
dell'animale infermo
ma innanzitutto la tristezza dell'uomo
Forse la mia ultima lettera a Menhmet - Nazim Hikmet
mercoledì 22 febbraio 2012
domenica 19 febbraio 2012
...dalle persone che frequenta
sabato 18 febbraio 2012
Guidami tu, luce gentile
Orazio Galloni, Valle Solitaria, olio su cartone gessato, 2009 |
Guidami tu, luce gentile, attraverso il buio che mi
circonda,
sii tu a condurmi!
La notte è oscura e sono lontano da casa,
sii tu a condurmi!
Sostieni i miei piedi vacillanti:
io non chiedo di vedere ciò che mi attende all’orizzonte,
un passo solo mi sarà sufficiente.
Non mi sono mai sentito come mi sento ora,
né ho pregato che fossi tu a condurmi.
né ho pregato che fossi tu a condurmi.
Amavo scegliere e scrutare il mio cammino;
ma ora sii tu a condurmi!
Amavo il giorno abbagliante, e malgrado la paura,
il mio cuore era schiavo dell’orgoglio:
non ricordare gli anni ormai passati.
Così a lungo la tua forza mi ha benedetto, e certo
mi condurrà ancora,
landa dopo landa, palude dopo palude,
oltre rupi e torrenti, finché la notte scemerà;
e con l’apparire del mattino
rivedrò il sorriso di quei volti angelici
che da tanto tempo amo e per poco avevo perduto
Beato John Henry Newman
Parlando di:
Beato John Henry Newman,
Dio,
poesia,
preghiera,
vita
venerdì 17 febbraio 2012
La cosa più bella del mondo?
Il giorno più bello? Oggi.
L’ostacolo più grande? La paura.
La cosa più facile? Sbagliarsi.
L’errore più grande? Rinunciare.
La radice di tutti i mali? L’egoismo.
La distrazione migliore? Il lavoro.
La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento.
I migliori professionisti? I bambini.
Il primo bisogno? Comunicare.
La felicità più grande? Essere utili agli altri.
Il mistero più grande? La morte.
Il difetto peggiore? Il malumore.
La persona più pericolosa? Quella che mente.
Il sentimento più brutto? Il rancore.
Il regalo più bello? Il perdono.
Quello indispensabile? La famiglia.
La rotta migliore? La via giusta.
La sensazione più piacevole? La pace interiore.
L’accoglienza migliore? Il sorriso.
La miglior medicina? L’ottimismo.
La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto.
La forza più grande? La fede.
Le persone più necessarie? I sacerdoti.
La cosa più bella del mondo? L’amore.
Madre Teresa di Calcutta
Madre Teresa di Calcutta
mercoledì 15 febbraio 2012
La visione dell'eccellenza
Chi è
maestro nell'arte di vivere distingue poco fra il suo lavoro e il suo tempo
libero,
fra la sua
mente e il suo corpo, la sua educazione e la sua ricreazione,
il suo amore
e la sua religione. Con difficoltà sa cos'è cosa.
Persegue
semplicemente la sua visione dell'eccellenza in qualunque cosa egli faccia,
lasciando
agli altri decidere se stia lavorando o giocando.
Lui pensa
sempre di fare entrambe le cose insieme.
Antico
pensiero Zen
martedì 14 febbraio 2012
La persona giusta
Questo testo l'avevo scritto tempo fa al mio Lui per il suo compleanno...
Il mio amore per te non avrà mai limiti,
il mio animo è legato al tuo inscindibilmente,
il mio cuore gioisce sentendoti accanto.
L’immaginazione vola lontano,
verso le vette di ricordi con intensi attimi di amore,
verso le frontiere del domani con mille desideri
e progetti su di noi.
Ti ho donato le chiavi della porta del mio cuore
e sei entrato e mi hai reso felice e mi hai dato un futuro
e abbiamo litigato, e abbiamo pianto e poi, finalmente,
riso.
Non sarà il vento del mondo ad abbatterci,
non sarà l’aridità dei nostri impegni a dividerci:
il nostro amore sarà immenso e immutabile.
Custodirò sempre con me il suono delle tue parole
per ascoltarti nei grigi giorni senza te;
porterò sempre con me la tua immagine
per poterti guardare quando sono sola.
Vorrei dimostrarti di più il mio amore,
quanto non so fare,
vorrei esserti vicino ogni giorno
come coloro cha sanno amare …
Non mi sono mai illusa
di averti sempre là ad aspettarmi,
non mi sono mai illusa
su un rapporto inattaccabile;
però ho visto le ali del nostro amore volare lontano
oltrepassare gli ostacoli uniti in un abbraccio
inscindibile,
ho visto un amore incorrotto ancora più forte dopo le
burrasche,
ancora più saldo dopo gli uragani.
Dimmi, amore mio, che mi sarai accanto,
e la barca uscirà dal golfo, navigheremo per mare aperto,
la nostra rotta sarà già segnata,
stiamoci accanto, ti
prego.
Sarò sempre tua,
tua senza limiti.
Ti Amo
Sunwand
"Amami quando meno me lo merito, perché sarà allora che ne
avrò più bisogno."
Anonimo
domenica 12 febbraio 2012
Elogio dei piedi
Perché
reggono l’intero peso.
Perché sanno
tenersi su appoggi e appigli minimi.
Perché sanno
correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare.
Perché
portano via.
Perché sono
la parte più prigioniera di un corpo incarcerato. E chi esce dopo molti anni
deve imparare di nuovo a camminare in linea retta.
Perché sanno
saltare, e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono ali.
Perché sanno
piantarsi nel mezzo delle strade come muli e fare una siepe davanti al cancello
di una fabbrica.
Perché sanno
giocare con la palla e sanno nuotare.
Perché per
qualche popolo pratico erano unità di misura.
Perché
quelli di donna facevano friggere i versi di Pushkin.
Perché gli
antichi li amavano e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante.
Perché sanno
pregare dondolandosi davanti a un muro o ripiegati indietro da un
inginocchiatoio.
Perché mai
capirò come fanno a correre contando su un appoggio solo.
Perché sono
allegri e sanno ballare il meraviglioso tango, il croccante tip-tap, la ruffiana
tarantella.
Perché non
sanno accusare e non impugnano armi.
Perché sono
stati crocefissi.
Perché anche
quando si vorrebbe assestarli nel sedere di qualcuno, viene scrupolo che il
bersaglio non meriti l’appoggio.
Perché, come
le capre, amano il sale.
Perché non
hanno fretta di nascere, però poi quando arriva il punto di morire scalciano in
nome del corpo contro la morte.
Erri De Luca
venerdì 10 febbraio 2012
Dai il meglio di te...
L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico
NON IMPORTA, AMALO
Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici
NON IMPORTA, FA' IL BENE
Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri
nemici
NON IMPORTA, REALIZZALI
Il bene che fai verrà domani dimenticato
NON IMPORTA, FA' IL BENE
L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO
Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un
attimo
NON IMPORTA, COSTRUISCI
Se aiuti la gente, se ne risentirà
NON IMPORTA, AIUTALA
Da' al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci
NON IMPORTA, DA' IL MEGLIO DI TE.
Madre Teresa di Calcutta
Madre Teresa di Calcutta
giovedì 9 febbraio 2012
Silenzi e distanze
mercoledì 8 febbraio 2012
La "Grande Nevicata" febbraio 2012 - Montepetra
Non è iniziata con larghi fiocchi di neve, con magnifici cristalli di ghiaccio che lentamente si adagiavano biancheggiando e coprendo la città come una torta viene decorata dallo zucchero a velo.
No, niente di tutto questo. È iniziata con i pallini ghiacciati di neve che, da una parte, al contatto con il manto stradale, divenivano poltiglia acquosa e, dall'altra, tinteggiavano vegetazione, bidoni, e oggetti vari. Questo, almeno, a Cesena. Il tutto nel pomeriggio di martedì 31/01/2012. Alla sera, come ogni martedì, alle 19.00, sono entrata in palestra. "Ne facesse 3 metri!!! Ah sì sì!!! Meglio 3 metri così stiamo tutti a casa! Altro che quei pochi cm che fanno solo casini!!!" Tipica frase di quelle donne "vissute"! Eh, sì: sono proprio curiosa di sapere se la pensano ancora così! :) A metà corso, la dichiarazione dell'istruttore: "Di fuori la neve sta attaccando". Wow! Fantastico! Bella la neve ma ho 20km di E45 per tornarmene a casa...e devo arrivarci all'E45!
Esco, macchina coperta di neve, riesco ad entrare (insieme a una buona dose di neve che si è infilata dentro), e slittando ad ogni frenata arrivo alla desiderata E45. Strada innevata sì, ma comunque abbastanza libera: sorpassi fattibili, velocità sui 70km/h. Poi l'ingorgo: spartineve davanti e un camion fermo nella corsia di marcia. Dopo un ora, finalmente arrivo a casa: pulisco la macchina ed entro.
E i pensieri vanno al giorno dopo: 5, 10, 15 cm di neve?
Il mio pronostico, si è rivelato completamente sballato!
Mercoledì 01/02/2012.
Di solito sono impavida, me ne infischio della neve e a volte anche del ghiaccio: se ho preso un impegno, se devo andare a lezione, se ho delle revisioni, ecc. io non resto a casa! Lo scorso anno pur di andare a lezione, mi sono portata in macchina il badile per sicurezza...e per fortuna che l'avevo portato con me! Quest'anno di replicare (quando poi tutti se ne erano stati a casa) non mi andava proprio.
Mia mamma, invece, è dovuta andare a lavorare. Scuola materna dell'unico comune della vallata che non ha chiuso le scuole: chiusura decretata a metà mattina. Hanno faticato a convincere i genitori a non portare i bimbi a scuola, genitori che erano a casa e che si volevano (come al solito) disfare dei propri figli per essere più liberi. Conoscono bene la strada e sapevano perfettamente che imbarcarsi in una tale impresa, inerpicandosi fra quelle colline, era più che pericoloso! La strada per arrivare alla scuola era a dir poco impraticabile. Manù (mia mamma), per arrivare a destinazione, è stata accompagnata da una maestra con suo marito in trattore! :D
Comunque, no: mercoledì, capito l'andazzo della giornata, ho preso la "sofferta" decisione di non partire!
Ma...armandomi di giusti indumenti, sono uscita a spasso per la mia via con la digitale.
Sì, pessime foto! Ho fatto quel che ho potuto per non bagnare la digitale, con l'ombrello in mano e con raffiche di vento che mi sparavano tutta la neve addosso, neanche fossi un bersaglio!
Mercoledì è stato il giorno della Bufera di Neve.
Giovedì 02/02/2012.
E45 bloccata, confusione totale, "Che nessuno esca di casa. Limitate gli spostamenti!" Ma ovvio!!! Ma chi si muove?!!! Come?!
E invece sì, ci siamo mossi!...ma non per strada! Mio babbo con la pala ha aperto il percorso per arrivare alla strada facendo cumuli laterali di neve che ve li raccomando!! E io con il badile, vestita in stile Miss Befana, ho pulito attorno a casa. Abbiamo misurato il quantitativo della neve: 80cm. Può cadere anche 30cm, di meno o di più: bisogna valutare che la neve pesa, pressa su quella sottostante e, pian piano, la neve che si trova sotto si indurisce, si appiattisce, si compatta ancora di più e (per fortuna) i cm complessivi ci mettono, così, un po' a crescere...
Insieme alla Manù, sono andata a Sarsina (piccolo comune dell' Appenino romagnolo nella vallata del Savio), a qualche km da casa mia. La disorganizzazione più assoluta! Tutti che si lamentavano che nessuno faceva nulla, che nessuno ha preso in mano un badile...E voi che tanto vi lamentate, che fate?! Negozi presi d'assalto, 3/4ora di fila in farmacia, mezzi che cercavano di passare per pulire facendo lo slalon tra i cumuli di neve nati dalle auto nascoste lì sotto, parcheggi sotterranei presi d'assalto, mezzi che hanno pulito peggio che male e i rifornimenti bloccati per strada. Vabbè. Un' ottima iniziativa, organizzata dal comune di Sarsina, sono state le squadre di volontariato impegnate a portare alimenti e medicine alle frazioni lontane e isolante nonché alla case sparse. Insomma, almeno non si può sempre parlare di mancata organizzazione!
Il pomeriggio l'ho passato in casa portandomi avanti coi lavori per l'università + qualche chiacchierata su skype.
Intanto la neve scendeva. Senza smettere. 1,1m di neve.
Il giorno dopo, Sabato 04/02/2012, presa dal mio amore per la neve, dalla voglia di uscire un po', dal desiderio di fare qualche foto e con la speranza di rendermi utile a qualcosa, ho accompagnato mio babbo su per Montepetra, a piedi, per fare qualche controllo alla sua vecchia casa e al capannone per gli attrezzi. All'incrocio tra via Nazionale e quella che parte per salire verso Montepetra alta c'era una specie di gatto delle nevi della provincia di Trento e qualche metro più avanti una jeep con il simbolo della Protezione Civile della Provincia Autonoma di Trento. Eh, sì, servivano senz'altro i mezzi a loro disposizione per farsi largo lungo le strade impraticabili dell'Appenino!
Dopo esserci svegliati con altri 30cm buoni di neve, Domenica 05/02/2012 sono andata a Messa a piedi per poi passare il pomeriggio in cucina a destreggiarmi tra i fornelli e qualche foto fatta qua e là...tanto per cambiare...Abbiamo smesso di misurare la neve ma, se è vero che il giorno prima il passaggio per arrivare al cancello era completamente libero, oggi c'era fino a mezzo polpaccio di neve...Eh, sì...questa nevicata me la ricorderò proprio!!!
Lunedì 06/02/2012. Cambiamo argomento? Almeno lunedì non ha nevicato! Non ci volevo credere!!!
Comunque non c'è molto da dire in più rispetto agli altri giorni, senonché nel pomeriggio è apparso qualche debole raggio di sole.
Vista dalla mansarda: il cumulo di neve che si vede davanti è quello che si è creato sul tetto. Non è arrivato alla finestra perché sopra c'è un'altra parte di copertura abbastanza sporgente.
Con il riscaldamento, dal momento che il calore tende a salire, il tetto si riscalda e scioglie appena un poco la neve che, divenuta acqua, scivolando dal cornicione e cadendo sulla ringhiera della terrazza, da origine, con la complicità del freddo, a consistenti stalattiti di ghiaccio.
Martedì 07/02/2012 sono ritornata a girovagare per alcune vie e sentieri per rompere la monotonia della forzata reclusione a casa, viste le attività posticipate dell'università. E la neve, intanto, è ritornata a scendere, pronta a ricoprire nuovamente strade e campi, tetti e alberi, ammorbidendo e dando grazia ad ogni spigolo artificiale e naturale.
Il laghetto di Montepetra
Parlando di:
fango e stelle,
Montepetra,
natura,
neve,
Sunwand
lunedì 6 febbraio 2012
Uomo del mio tempo
Sei ancora
quello della pietra e della fionda,
uomo del mio
tempo. Eri nella carlinga,
con le ali
maligne, le meridiane di morte,
- t'ho visto
- dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote
di tortura. T'ho visto: eri tu,
con la tua
scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore,
senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre,
come uccisero i padri, come uccisero
gli animali
che ti videro per la prima volta.
E questo
sangue odora come nel giorno
quando il
fratello disse all'altro fratello:
"Andiamo
ai campi". E quell'eco fredda, tenace,
è giunta
fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate,
o figli, le nuvole di sangue
salite dalla
terra, dimenticate i padri:
le loro
tombe affondano nella cenere,
gli uccelli
neri, il vento, coprono il loro cuore.
Salvatore
Quasimodo
sabato 4 febbraio 2012
Il principe azzurro: io l’ho trovato! Il come tenerselo è un'altra storia...
E alla fine arriva, quando meno te lo aspetti. Lui. Non
proprio sul cavallo bianco…magari basta una Fiat Punto grigia, un bicchiere di
birra in mano o quello che volete; quello che serve è lo sguardo, è quella
magia, quel qualcosa che lì, sul momento, neanche te ne accorgi, neanche lo
capisci. Perché, spesso, il cervello ragiona più lentamente del cuore: dopo
tutte le botte sui denti che ci sono state date, abbiamo costruito un fossato e
delle alte mura tra noi e lui, scegliendo il cinismo, la logica, la distanza
pur di non continuare a star male, pur di non continuare a trovare solo
fregature.
In realtà non lo sai subito che è lui. Mettiamoci anche l’essere
restii a scottarsi ancora ed ecco che il principe, se non trova il ponte
levatoio calato o un passaggio per accedere nella fortezza, non può far altro
che andarsene. A me è servito il calcio nel fondoschiena dell’amica che anni
prima ci ha fatto incontrare, calcio che mi ha catapultato tra le sue braccia.
Non proprio letteralmente un calcio, ma una spintina, uno
spronar le redini alla tua anima, a ciò che vorresti ma che tieni nascosto, imprigionato da sbarre di paura.
Io sono fortemente convinta del fatto che siamo così tanto
abituate a mentire a noi stesse che spesso non ci rendiamo più conto della realtà,
non sapendo più, ormai, distinguere il
vero dal falso. A volte gli amici e un po’ di fiducia, di speranza, ti aiutano
a fare i primi passi. Mi ha aiutato a partire, ad ingranare la prima marcia, una "regola": “Non illuderti!
Sarà bello finché dura”.
Dal primo bacio tutto è partito!
Questo, però, non significa che abbandoni la tua fortezza!
Il principe è solo entrato! Eh, già! Ha dovuto vagare per corridoi e cercarmi
nelle stanze per trovarmi. Ho regolato “l’andarci coi piedi di piombo” con la
gioia di averlo vicino e ho calibrato l’eccessiva espansività della gioia con
il “voler fare un passo alla volta”.
Ha faticato ad
abbattere i muri e a raggiungermi per curare le mie ferite e le mie bruciature
ma, allo stesso tempo, quei muri li ho dovuti abbattere anch’io, sia dentro me,
sia per arrivare a lui, che poi è la stessa cosa.
Quel tenue avvicinarsi, quella pudica paura di perderci è
stato il periodo più bello.
Purtroppo quel vissero felici e contenti, invece, non esiste
mai, è una pura utopia. Mai dare per scontata la persona che hai vicino!
Bisogna lottare e stringere i denti per tenersela stretta, bisogna cambiare se
stessi, bisogna migliorarsi, bisogna crescere.
Insomma questa è un’altra storia.
Magari un domani ne parlerò.
Sunwand
venerdì 3 febbraio 2012
Beneficato... perché pago il tuo lavoro
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