sabato 10 novembre 2012

Bisogna progettare per un senso collettivo non per blasfemia individuale


04/12/1927 - 01/11/2012

"(...) La sua visione dell’architettura passa per tre fasi: analitica, sintetica, estetica. Cosa vuol dire?

Analitica, sintetica, estetica e anche profetica. È quello che le ho detto prima: l’analisi del contesto è fondamentale, poi bisogna fare una sintesi. L’architettura nasce dal terreno, dall'analisi del luogo quindi, si costruisce appunto a partire dal contesto e dalla sintesi di ciò che dal contesto emerge. E poi si spera di essere estetici e profetici.

Profetici?

L’architettura deve dare delle indicazioni che possono valere anche per gli altri, che devono servire agli altri per apprendere altre cose, come una specie di insegnamento di volontà positiva. L’architettura deve lasciare un segno, un messaggio. Come la Torre Velasca: ha lasciato o no un segno? Sì, quindi è stata costruita in modo analitico, sintetico, estetico e profetico. (...)"

Gae Aulenti - Dall'intervista di Greta La Rocca

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