Figli della mia antica madre, cavalieri delle onde,
quante volte avete
veleggiato nei miei sogni. E adesso approdate al mio risveglio, che è il mio sogno più profondo.
Sono pronto a
partire, e a vele spiegate il mio desiderio aspetta il vento.
Ancora una volta
respirerò quest'aria calma e ancora una volta volgerò indietro il mio sguardo
d'amore.
E allora sarò tra
voi, navigante tra i naviganti.
E tu, vasto mare,
materno e insonne,
Unica pace e
libertà per il torrente e il fiume,
In questa piana la
corrente traccerà solo un'altra svolta, avrà solo un altro mormorio.
E allora io verrò a
te, goccia infinita in sconfinato oceano.
Originale:
Sons of my
ancient mother, you riders of the tides,
How often
have you sailed in my dreams. And now you come in my awakening, which is my
deeper dream.
Ready am I
to go, and my eagerness with sails full set awaits the wind.
Only
another breath will I breathe in this still air, only another loving look cast
backward,
And then I
shall stand among you, a seafarer among seafarers.
And you,
vast sea, sleepless mother,
Who alone
are peace and freedom to the river and the stream,
Only
another winding will this stream make, only another murmur in this glade,
And then
shall I come to you, a boundless drop to a boundless ocean.
Kahlil Gibran, "Il profeta", Oscar Classici Moderni Mondadori, pag.4-5
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