giovedì 31 gennaio 2013

Non a destra, non a sinistra, non al centro ma in alto



Direte che non c’è un alto in politica e che, se mai, vale quanto la destra, la sinistra, il centro. Nominalismo mistico in luogo di un nominalismo politico: elemento di confusione non di soluzione.

E’ vero che una nuova strada non cambia nulla se l’uomo non si muove con qualche cosa di nuovo, e che un paese può andare verso qualsiasi punto cardinale e rimanere qual è. Ma se gli italiani fossero d’accordo su questo fatto, la fiducia, della tonomastica parlamentare sarebbe felicemente superata.

Fa comodo ai neghittosi credersi arrivati per il solo fatto di muoversi da destra invece che da sinistra. Saper la strada o aver imbroccato la strada giusta non vuoi dire camminarla bene o aver raggiunto la méta.

Il fariseismo rivive in tanti modi e temo che questo sia uno dei più attuali.

La giustizia è a sinistra, la libertà al centro, la ragione a destra. E nessuno chiede più niente a se stesso e incolpa gli altri di tutto ciò che manca, attribuendosi la paternità di ogni cosa buona.

Non dico che siano sbagliate le strade che partono da destra da sinistra o dal centro: dico solo che non conducono, perché sono state cancellate come strade e scambiate per punti d’arrivo e di possesso.

La sinistra è la giustizia - la destra è la ragione - il centro libertà. E siamo così sicuri delle nostre equazioni, che nessuno s’accorge che c’è gente che scrive con la sinistra e mangia con la destra: che in piazza fa il sinistro e in affari si comporta come un destro: che l’egoismo di sinistra è altrettanto lurido di quello di centro, per cui, destra, sinistra e centro possono divenire tre maniere di «fregare» allo stesso modo il Paese, la Giustizia, la libertà, la Pace.

L’alto cosa sarebbe allora?

Una destra pulita, una sinistra pulita, un centro pulito, in virtù di uno sforzo di elevazione e di purificazione personale che non ha nulla a vedere con la tessera.

Come ieri per la salvezza non contava il circonciso né l’incirconciso, così oggi non conta l’uomo di destra né l’uomo di sinistra, ma solo la nuova creatura: la quale lentamente e faticosamente sale una strada segnata dalle impronte di Colui, che arri­vato in alto, si è lasciato inchiodare sulla Croce a braccia spalancate per dar la sua mano forata a tutti gli uomini e costruire il vero arco della Pace.

Don Primo Mazzolari - da Adesso Anno 1° n. 3 Martedì 15 febbraio 1949

3 commenti:

  1. Mi sono trovato in questo blog e leggo parole interessanti, non sono un sapiente, sono uno che ha sempre lavorato e subìto,non sono mai stato ne di destra ne di sinistra, il bravo Giorgio Gaber scrisse una bella canzone che un pò riflettono le tue parole e dicono: Ma cosìè la destro oppure la sinistra! Quando incominciai a votare c'era ancora un centro,poi tangentopoli fece spuntare un Cavaliere, ma la tavola rotonda non c'era, e nemmeno re Artù quindi il nostro paese è finito a P......! che altro possiamo aspettarci ancora? Non vogliamo capire che i nostri padri sbagliarono a volere la repubblica al posto della monarchia, sono cattolico praticante e da varie cose che ho letto ho capito che Dio ama più la monarchia che la repubblica, daltronde nel Padre Nostro noi diciamo Venga il Tuo regno!
    Forse le mie osservazioni possono non essere adatte a ciò che hai postato circa le frasi di Don Mazzolari, però dove vivo io, ho assistito al fatto che diversi sacerdoti dicevano di votare per il Silvio che con l'aiuto del Senatur, a noi del sud ci ha portati alla rovina, vuol dire che noi siamo abbandonati anche dal nostro Creatore,l'uomo di oggi non ama il Dio Trino ma il dio quattrino, non sò tu di dove sei, ma io vivo in provincia di Salerno e stò assistendo alla fine della nostra economia proprio grazie ai politici.
    Perdona il mio commento, ma ho sfogato un po la rabbia di aver vissuto sotto un regime a cui io non ho mai dato il mio consenso.
    gaetano

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    1. Macchè, sfogarsi va sempre bene!:)
      Lo ammetto, con la monarchia non so cosa sarebbe cambiato. Immagino tu intenda monarchia parlamentare. Destra e sinistra ci sarebbero sempre stati.
      Il votare a destra o a sinistra.
      Da una parte i cristiani di sinistra sono scesi a compromessi, per il sentore di qualche voto in più, mettendo da parte i valori cristiani e dall'altra la destra ha mascherato i suoi traffici e la sua corruzione dietro a maschere intrise di valori (ma pur sempre maschere!). Più o meno come la favola di Fedro "la volpe e la maschera": una maschera così bella ma dietro nulla. Ecco quel partito. E quanti ci sono cascati!
      Io? Cosa credo?
      Sicuramente non nella cieca e unica fede che corre dietro indistintamente al partito (come spesso è accaduto e accade dietro alle fila della sinistra); sicuramente non nei teatrini e spettacolarizzazioni della destra che mi inorridiscono.
      Quindi?
      È strano come il livello locale, almenno per me, possa essere d'esempio. Mi spiego: a livello locale (anche se molti, tanti, si fanno giudare dal partito, dal simbolo) la cosa più corretta è votare la persona. A me non importa se appartiene al PD o al PDL o ad altro. La voti perchè giudichi le sue capacità, le sue competenze, la sua disponibilità, il suo impegno migliore degli altri; non di certo la voti per i suoi scialacquamenti, per il lavarsi la bocca con parole vuote. Ovvio: anche questa avrà i suoi limiti, difetti, lacune. Come ciascuno.
      Ovviamente nel livello locale (forse) è più semplice scegliere.
      Statale: come si fa? Bo, bella domanda!
      Vorrei vedere coerenza: chi ce l'ha?
      Vorrei poche chiacchiere e più fatti: chi sa lavorare meglio?
      Vorrei capacità e competenze: chi le ha?
      ...e così via...
      Sentiamo parlare sempre più di corruzione, di tangenti, di...tutto!
      Eppure sono contenta!
      Sono contenta che finalmente ora vengano fuori tutte queste cose...Cose che ci sono sempre state, in ogni governo e in ogni forma di governo. Perché prima no? Vorrei pulizia. Vorrei più giustizia (????) Bah, non so cosa sia...Vorrei giustizia anche nella magistratura.
      Forse voglio più moralità...magari mi basta il buon senso.
      Legge anticorruzione.
      Eravamo l'unico stato europeo a non averla. Questo governo l'ha fatta ma a che prezzo? L'ha dovuta alleggerire sempre di più fino a farla diventare una legge inerme perché il parlamento si decidesse ad approvarla. Nessuno che la voleva votare? Chissà perché.
      Chi voto?
      Non lo so.
      Di certo non Berlusca!

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    2. Riporto semplicemente qui la tua risposta che hai scritto nel post "Uno di noi"! :)
      "Per precisare l'idea mia nel precedente commento, mi riferisco alla monarchia cvostituzionale tipo Inglese, vedi loro stanno pur sempre messi meglio di noi in tutti i sensi sia in tema di giustizia che legislativo."

      E ti rispondo! :)

      Loro stanno messi meglio perché la mentalità inglese è ben diversa dalla nostra! :) Tanto per iniziare l'evasione non è paragonabile a quella italiana, le regole si rispettano (dalla semplice fila per i mezzi di trasposto)...Partendo dalla base per arrivare alle cose più importanti!
      Altra monarchia costituzionale parlamentare è quella spagnola e non posso certo dire che siano messi meglio di noi.
      Credo che quello che conti sia la giustizia sociale (cioè che ognuno ci metta il suo), il buon senso e il bene comune come unici motori di sviluppo.
      In fondo è su questo che l'Europa si è formata!
      Dopo i secoli bui post impero romano sono stati i monasteri ad insegnare a coltivare, contare, leggere, imparare, migliorare la vita in generale. Sugli insegnamenti di San Benedetto si è fondata l'Europa. Poi, sono arrivati i ladri e furbetti. Da ogni parte e da qualsiasi fronte!

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