Che bisogno
c'è di spiattellare a chicchessia i tuoi pensieri, le tue gioie e i tuoi
tormenti?
Vivo in un
mondo che ha un terribile bisogno di dire a tutti i costi, di comunicare
qualsiasi stronzata.
Però scrivere, leggere, parlare è pur sempre un cura per l'anima.
Però scrivere, leggere, parlare è pur sempre un cura per l'anima.
In fondo,
dopo tutto, per quel che mi riguarda, quando non sono molto in pace con me stessa, quando non riesco a
porre un freno alla mia mente, o, semplicemente, quando mi va, scrivo.
Scrivere: la miglior cura per la tristezza,
per il troppo ottimismo o per il pessimismo sfrenato,
per quelli tormentati dalle pene del cuore,
per le delusioni, per le speranze o illusioni.
Scrivere mi aiuta a chiarire diverse cose, a capire.
Scrivere: la miglior cura per la tristezza,
per il troppo ottimismo o per il pessimismo sfrenato,
per quelli tormentati dalle pene del cuore,
per le delusioni, per le speranze o illusioni.
Scrivere mi aiuta a chiarire diverse cose, a capire.
E poi si condivide. Magari dopo mesi, dopo qualche anno, o settimana o giorno.
Non importa quando.
Perché siamo uomini, perché siamo fratelli, perché siamo uguali e uguali sono i nostri sentimenti, passioni, dolori, gioie, indignazioni, sogni.
Scrive è forse la miglior palestra dello spirito.
Sunwand
secondo me abbiamo proprio bisogno di sapere che non siamo soli, che altri come noi hanno gli stessi dubbi e problemi...
RispondiEliminaCondividere - come dici tu!
Io amo farlo sui forum, meno sul mio blog, e non so perché, forse mi sento più "nascosta" e meno "riconoscibile" così!
Comunque spiattellare - come dici tu - fa sempre star meglio!
Buona giornata!
Il blog è incredibile!
RispondiEliminaPuoi essere qualcun'altro nascosto dietro l'impalpabile maschera digitale oppure (e magari più spesso è così) togliere la divisa o l'immagine che la società, parenti e pseudoamici hanno di noi, per essere, dire, scrivere qualsiasi cosa vogliano, pensiamo, speriamo, temiamo, ecc...
magari anche solo condividendo poesie, pensieri e testi di altri perché in realtà descrivono noi.