Tardi
t’amai, bellezza così antica,
così nuova,
tardi t’amai!
Ed ecco, tu
eri dentro di me
ed io fuori
di me ti cercavo
e mi gettavo
deforme sulle belle forme della tua creazione…
Tu hai
chiamato e gridato,
hai spezzato
la mia sordità,
hai brillato
e balenato,
hai
dissipato la mia cecità,
hai sparso
la tua fragranza ed io respirai,
ed ora anelo verso di te; ti ho gustata
ed ora anelo verso di te; ti ho gustata
ed ora ho
fame e sete, mi hai toccato,
ed io arsi
nel desiderio della tua pace.
Sant'Agostino - Le
Confessioni - X,27
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